La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari. Una sintesi dei temi più importanti della giornata.
La Borsa di Milano conclude la prima seduta post-Ferragosto in ribasso, ponendo fine alla serie di nove rialzi consecutivi del Ftse Mib. Giornata con impostazione negativa anche per tutti gli altri mercati azionari, europei e statunitensi, a causa dei seguenti fattori macroeconomici e geopolitici:
A quanto detto va anche aggiunto che i mercati azionari europei, in seguito al rally estivo cominciato intorno al 20 luglio, erano in una fase di ipercomprato, ovvero di eccesso rialzista del prezzo, evidenziata dagli oscillatori. Perciò, una correzione ribassista, anche più profonda di quella osservata oggi, va considerata come un evento fisiologico, a maggior ragione se vi sono delle fonti di incertezza, come quelle descritte, a consigliare cautela agli investitori.
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Queste le performance evidenziate, in chiusura di seduta, dai principali indici azionari europei:
L’Euro Stoxx 50, ottimo indicatore del sentiment prevalente nei mercati azionari europei, chiude la seduta in ribasso dello 0,64%, a quota 4.202,44 punti indice.
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I maggiori rialzi, tra i titoli inclusi nel listino principale di Piazza Affari, sono stati registrati da:
I maggiori ribassi, invece, sono stati registrati dai seguenti titoli azionari:
In una giornata già piena di notizie poco rassicuranti per i mercati azionari, è arrivata anche l’indiscrezione del The Wall Street Journal, secondo cui la Federal Reserve dovrebbe porre fine all’acquisto di titoli obbligazionari dalle banche entro la prima metà del 2022, alimentando i timori degli investitori verso un ricorso al tapering più veloce del previsto. La conclusione del programma di quantitative easing sarà ovviamente graduale e seguirà un piano di progressiva riduzione dell’ammontare di titoli acquistati. Il fatto che la conclusione definitiva sarebbe prevista per i primi 6 mesi del prossimo anno, secondo quanto riportato dal quotidiano finanziario, rafforza l’opinione di numerosi analisti secondo cui già nel mese di settembre la banca centrale dovrebbe annunciare l’inizio del ridimensionamento dell’ammontare complessivo dei titoli acquistati.
Oltre a quanto già detto, si ricorda che venerdì scorso il dato relativo all’indice di fiducia dei consumatori, elaborato dall’Università del Michigan, ha toccato i minimi degli ultimi 10 anni. Ciò significa che la rapida diffusione della variante Delta spaventa i consumatori statunitensi.
Di seguito, le performance evidenziate dai principali indici di Wall Street, alle 18:30 ora italiana:
Seguendo una dinamica osservata spesso nel corso degli ultimi mesi, dopo una prima parte di giornata in netto ribasso, i mercati azionari statunitensi stanno attualmente recuperando, seppur parzialmente, le perdite subite. Bisognerà vedere se, nei prossimi giorni, gli azionari continueranno a scendere in considerazione dei numerosi fattori di incertezza descritti, rendendo più intensa la correzione avvenuta oggi, o se saranno in grado di ripartire ancora una volta verso nuovi massimi.
Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bund, ovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, rimane stabile a quota 106 punti base, invariato rispetto all’ultimo valore di chiusura: il rendimento del Btp risulta pari a +0,56%, mentre il rendimento del Bund si attesta a -0,50%. In ribasso il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato USA), che risulta pari a +1,25%, in calo di 5 punti base rispetto al precedente valore di chiusura.
In leggero calo il prezzo del Bitcoin, in un contesto di mercato che rimane comunque caratterizzato da una tendenza rialzista, dopo il breakout dell’area di trading range che ha “intrappolato” le quotazioni per oltre due mesi e che potrebbe portare la criptovaluta più famosa, nelle prossime settimane, in area 58.000 dollari e poi, eventualmente, a ritoccare il massimo storico in area 64.900 dollari. Il Bitcoin quota attualmente 46.423 dollari, corrispondenti ad una performance su base giornaliera di -1,29%.
Nel mercato valutario, scende il cambio Euro/Dollaro Usa, che viene scambiato ad un tasso di 1,1775, corrispondente ad una performance di -0,14% su base giornaliera.
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Per quanto riguarda il mercato delle materie prime, in leggero rialzo il prezzo dell’oro, che quota attualmente 1.787 dollari l’oncia, corrispondenti ad una performance di +0,40% rispetto all’ultimo valore di chiusura. Scende, invece, il prezzo del petrolio, dopo la pubblicazione dei dati che hanno evidenziato come l’economia cinese stia cominciando a subire le conseguenze negative della risalita dei contagi da Covid-19, che potrebbe rallentarne la ripresa. Si ricorda che la Cina è, ad oggi, il principale importatore mondiale di petrolio e che, qualunque evento negativo riguardante il suo settore economico, è in grado di impattare sulla domanda complessiva di petrolio greggio. Il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 67,60 dollari al barile, con una performance di -0,73% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 69,80 dollari al barile, con una variazione di -1,13% rispetto all’ultimo valore di chiusura.
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