La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari. Una sintesi dei temi più importanti della giornata.
Si conclude in leggero rialzo la prima seduta settimanale della Borsa di Milano. Quella odierna è stata, ancora una volta, una giornata caratterizzata da pochi movimenti nei mercati azionari europei (ad eccezione di Madrid, che ha chiuso in deciso rialzo), con gli indici che continuano comunque ad oscillare non molto distanti dai massimi. Il Dax di Francoforte in mattinata ha fatto registrare un nuovo massimo storico in area 15.800 punti, dopodiché ha cominciato a ritracciare, chiudendo con una performance leggermente negativa.
Come prevedibile, gli investitori sono in attesa del “mercoledì Fed” e, molto probabilmente, anche la seduta di domani offrirà pochi movimenti nei mercati azionari e, quindi, pochi spunti operativi per chi fa trading con un’ottica di breve termine. Nella giornata di mercoledì 16 è, infatti, in programma la conferenza stampa del governatore Jerome Powell, a conclusione del meeting della Federal Reserve, da cui si avranno nuovi aggiornamenti circa l’orientamento di politica monetaria della banca centrale statunitense, dopo che i dati sull’indice dei prezzi al consumo del mese di maggio hanno evidenziato un tasso di inflazione pari al 5%, ovvero ai massimi dal 2008. Giovedì scorso, la Banca Centrale Europea ha deciso di lasciare invariata la propria politica monetaria ultra accomodante, confermando i tassi di interesse sui minimi storici e il massiccio programma di quantitative easing, nonostante le pressioni inflazionistiche in corso. Secondo gli analisti, anche la Federal Reserve dovrebbe mantenere questo atteggiamento estremamente espansivo e finalizzato a garantire totale supporto al sistema economico, finché la ripresa economica post-pandemia non possa considerarsi completata. Qualora non fosse così, e la Federal Reserve manifestasse l’intenzione di cominciare ad inasprire la politica monetaria prima del previsto, gli investitori potrebbero non gradire, determinando una correzione ribassista dei mercati azionari, attesa da inizio maggio ma ancora non verificatasi.
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La chiusura dei mercati azionari europei: il migliore è Madrid
Di seguito, l’andamento evidenziato, in chiusura di seduta, dai principali indici azionari europei:
- IBEX 35 (Madrid): +0,83%
- CAC 40 (Parigi): +0,24%
- SMI (Zurigo): +0,21%
- FTSE 100 (Londra): +0,18%
- FTSE MIB (Milano): +0,16% a quota 25.757,83 punti indice
- DAX (Francoforte): -0,13%
L’Euro Stoxx 50, indice composto dalle 50 maggiori società europee per capitalizzazione di mercato e, dunque, affidabile termometro del sentiment prevalente nelle borse europee, chiude in rialzo dello 0,14%, a quota 4.132,67 punti indice.
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Titoli migliori del Ftse Mib
Tra i titoli azionari inclusi nel listino principale della Borsa di Milano, i più acquistati di giornata sono stati:
- Amplifon: +3,24%
- Tenaris: +1,46%
- Saipem: +1,44%
- Eni: +1,38%
- Terna-Rete Elettrica Nazionale: +1,33%
- Hera: +1,09%
- Banca Generali: +1,05%
- Intesa San Paolo: +1,03%
- Enel: +1,00%
- Snam: +0,92%
Titoli peggiori del Ftse Mib
I titoli più venduti, invece, sono stati i seguenti:
- Ferrari: -3,30%
- Azimut Holding: -1,16%
- Exor: -1,11%
- Stellantis: -1,06%
- Cnh Industrial: -0,83%
- Buzzi Unicem: -0,80%
- Pirelli: -0,77%
- Banco Bpm: -0,73%
- Unipol: -0,68%
- Nexi: -0,51%
Stati Uniti: Wall Street ancora in stand-by, ma vicina ai massimi storici
La seduta odierna di Wall Street prosegue contrastata, ovvero con i tre principali indici che evidenziano, su base giornaliera, andamenti non uniformi. L’S&P 500, considerato l’indice azionario più importante del mondo, ha fatto registrare, in chiusura della seduta di venerdì scorso, un nuovo massimo storico pari a 4.247 punti. Queste le performance dei tre indici principali, alle 19:35 ora italiana:
- Nasdaq: +0,42%
- S&P 500: -0,24%
- Dow Jones: -0,69%
Complice l’assenza del rilascio di dati macroeconomici rilevanti, anche Wall Street continua ad essere caratterizzata da bassa volatilità e scarsi volumi di scambio, in attesa dell’appuntamento di mercoledì con la Federal Reserve. Nella giornata di domani, invece, è previsto il rilascio dei dati relativi all’andamento delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti, durante il mese di maggio. Per maggiori dettagli sui dati e gli eventi più rilevanti di questa settimana, consultare il calendario economico.
Altre notizie dai principali mercati finanziari: il Bitcoin sfida nuovamente il livello dei 40.800 dollari
Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bund, ovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, sale leggermente e si attesta a quota 98 punti base (+1 rispetto al valore di chiusura di venerdì): il rendimento del Btp risulta pari a +0,72%, mentre il rendimento del Bund è di -0,26%. Risale il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato USA), che risulta pari a +1,50%, in rialzo di 4 punti base rispetto alla chiusura di venerdì.
Importante movimento al rialzo del Bitcoin, tra ieri (+9,77%) e oggi. Attualmente, la criptovaluta più diffusa ha un prezzo di 40.200 dollari circa, in rialzo, su base giornaliera, del 3%. Si tratta, dunque, di una performance di quasi +14% in due giorni, che ha portato le quotazioni del Bitcoin a testare l’importante livello di resistenza dei 40.800 dollari, già diverse volte segnalato nelle ultime settimane come livello da monitorare per cogliere un importante segnale di inversione rialzista, in caso di breakout. Finora, il tentativo di rottura è stato respinto, come già accaduto lo scorso 26 maggio, ma è opportuno continuare a tenere sotto controllo la dinamica dei prezzi, perché una chiusura giornaliera al di sopra di tale livello potrebbe essere un importante indizio di inversione rialzista del Bitcoin, dopo la discesa cominciata ad aprile e seguita da una fase di trading range, identificabile come doppio minimo.
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Nel mercato valutario, risulta in leggero rialzo il cambio Euro/Dollaro USA, che viene scambiato attualmente ad un tasso di 1,2122, corrispondente ad una variazione su base giornaliera di +0,13%.
Per quanto riguarda le materie prime, ancora in calo il prezzo dell’oro, che attualmente quota 1.864 dollari l’oncia, con una performance su base giornaliera di -0,73%. Sale, seppur leggermente, il prezzo del petrolio, scambiato su livelli che non si vedevano da ottobre 2018. Il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 70,88 dollari al barile, con una performance di +0,13% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 72,87 dollari al barile, con una variazione di +0,25% rispetto al valore di chiusura di venerdì scorso.