La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari. Una sintesi dei temi più importanti della giornata.
La Borsa di Milano chiude la seduta odierna con un’ottima performance, in linea con il sentiment positivo diffuso in tutte le altre principali borse europee e, giunti a metà seduta, anche a Wall Street. Il rialzo registrato oggi consente al Ftse Mib di completare la ripresa cominciata venerdì, recuperando totalmente le perdite subite nella giornata di giovedì, quando il listino principale di Piazza Affari aveva evidenziato la peggior performance del 2021. Anche stavolta, quindi, i mercati azionari sono riusciti a riassorbire il calo e a scongiurare una prosecuzione del ribasso, che avrebbe potuto generare una correzione profonda. Si tratta di un ulteriore segnale di forza delle borse, a maggior ragione se consideriamo che è appena terminato un periodo, come il bimestre maggio-giugno, statisticamente caratterizzato da ribassi, anche in annate rialziste come questa.
La politica monetaria ancora molto accomodante delle banche centrali è, molto probabilmente, la ragione principale che sta consentendo agli azionari di mantenere in vita un trend rialzista molto solido e che non sembra avere intenzione di interrompersi, ad eccezione di sporadici e brevi movimenti al ribasso, prontamente riassorbiti. La grande minaccia a questa situazione rosea dei mercati, anche nei prossimi mesi, sarà costituita dalla variante Delta del Covid-19 e da eventuali nuove misure restrittive adottate dai governi, che determinerebbero un nuovo rallentamento economico proprio quando cominciano a vedersi dei tentativi di ripresa.
LEGGI ANCHE >> Quali saranno gli effetti a lungo termine del G20 di Venezia?
La chiusura dei mercati azionari europei: il migliore è Milano
Queste le performance registrate dai principali indici azionari europei, in chiusura di seduta, su base giornaliera:
- FTSE MIB (Milano): +0,92% a quota 25,283,20 punti indice
- SMI (Zurigo): +0,77%
- DAX (Francoforte): +0,65%
- CAC 40 (Parigi): +0,46%
- IBEX 35 (Madrid): +0,46%
- FTSE 100 (Londra): +0,05%
L’Euro Stoxx 50, indice composto dalle 50 principali società europee per capitalizzazione di mercato (=valore di mercato x numero azioni in circolazione), chiude la seduta in rialzo dello 0,62%, evidenziando la prevalenza dei compratori nei mercati azionari europei, durante la seduta odierna.
LEGGI ANCHE >> Piazza Affari, venerdì 9 luglio: chiusura positiva, bene le banche, crolla Amplifon
Titoli migliori del Ftse Mib
I titoli più acquistati, tra quelli inclusi nel paniere azionario di cui è composto il Ftse Mib, sono stati:
- Recordati: +4,78%
- Amplifon: +2,71%
- Hera: +2,37%
- Banca Generali: +1,83%
- Snam: +1,76%
- Enel: +1,74%
- Mediobanca: +1,66%
- Azimut Holding: +1,64%
- Moncler: +1,63%
- Banca Mediolanum: +1,62%
Titoli peggiori del Ftse Mib
I titoli azionari maggiormente colpiti da vendite, invece, sono i seguenti:
- Pirelli: -0,82%
- Saipem: -0,50%
- Tenaris: -0,35%
- Unicredit: -0,30%
- Leonardo: -0,21%
- Banco Bpm: -0,15%
Stati Uniti: parte la stagione delle trimestrali
Intonazione rialzista anche a Wall Street, seppur meno intensa rispetto a quanto osservato nelle borse europee, soprattutto a causa di una partenza sotto la parità. Già dai primi minuti di negoziazione, però, l’azionario statunitense ha cominciato a muoversi al rialzo con un buon ritmo, consentendo agli indici di passare in territorio positivo. Questo l’andamento evidenziato dai tre principali indici azionari statunitensi alle 19 ora italiana:
- Dow Jones: +0,30%
- S&P 500: +0,24%
- Nasdaq 100: +0,20%
In assenza di dati macro particolarmente rilevanti, oggi l’attenzione degli investitori statunitensi sarà concentrata sulla partenza della stagione delle trimestrali. Come al solito, saranno le grandi banche, tra qualche ora, le prime a pubblicare i risultati conseguiti durante il secondo trimestre del 2021. Domani, invece, alle 14.30 ora italiana, saranno rilasciati i dati relativi all’indice dei prezzi al consumo (IPC) degli Stati Uniti, in riferimento al mese di giugno: si tratta di uno dei principali indicatori di inflazione utilizzati dalla Federal Reserve per monitorare l’andamento del livello generale dei prezzi. L’andamento dell’IPC nell’Eurozona verrà reso noto, invece, nella giornata di venerdì 16. Per maggiori dettagli al riguardo dei dati macroeconomici e degli eventi potenzialmente in grado di generare dei picchi di volatilità nei mercati finanziari, durante la settimana appena iniziata, è possibile consultare il calendario economico.
Per quanto riguarda il tema legato al possibile tapering della Federal Reserve, ovvero uno degli argomenti caldi delle scorse settimane, nonché dei prossimi mesi, vanno segnalate le dichiarazioni rilasciate al “The Wall Street Journal” dal presidente della Fed di Richmond, Thomas Berkin, secondo cui è ancora presto per prendere in considerazione il tapering, ovvero il ridimensionamento del programma di acquisto titoli dalle banche, di ammontare complessivo pari a 120 miliardi di dollari, implementato dalla Federal Reserve per contrastare gli effetti negativi della pandemia. Berkin ritiene, infatti, che le incertezze del mercato del lavoro non rendano possibile, ad oggi, un simile provvedimento, a cui si potrà ricorrere soltanto nel momento in cui il mercato del lavoro dovesse aumentare il proprio ritmo di crescita. Se, malauguratamente, nuove ondate della pandemia dovessero rallentare tale crescita, Berkin ha dichiarato che, conseguentemente, sarà opportuno tenere in piedi il programma di quantitative easing anche più a lungo del previsto.
Altre notizie dai principali mercati finanziari
Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bund, ovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, scende leggermente a quota 108 punti base, in calo di 3 punti rispetto all’ultimo valore di chiusura: il rendimento del Btp scende a quota +0,74%, mentre il rendimento del Bund rimane stabile a -0,34%. Sale leggermente, invece, il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato USA), attestandosi a +1,37%, in aumento di un solo punto rispetto al valore di chiusura della scorsa seduta.
In calo il prezzo del Bitcoin, che rimane in un contesto caratterizzato da una forte compressione di volatilità e movimenti laterali, con i prezzi che, ormai da quasi due mesi, oscillano nell’area di trading range delimitata dal livello di supporto dei 30.000 dollari e dal livello di resistenza dei 40.800 dollari. Sono questi due i livelli da monitorare per ottenere segnali operativi nel mercato del Bitcoin: sarà possibile esporsi al rialzo in caso di rottura rialzista della resistenza, o al ribasso in caso di rottura ribassista del supporto. In entrambi i casi, la rottura deve avvenire in chiusura di una candela giornaliera. Attualmente, la criptovaluta più diffusa quota 33.100 dollari circa, corrispondenti ad una performance di -3,38% su base giornaliera.
LEGGI ANCHE >> Criptovalute, Binance messa al bando: ormai è guerra aperta
Nel mercato valutario, risulta in ribasso il cambio Euro/Dollaro USA, ancora in trend ribassista. Attualmente, il cambio più utilizzato dai traders del Forex viene scambiato ad un tasso di 1,1856, corrispondente ad una variazione su base giornaliera di -0,14%.
Nel mercato delle materie prime, in moderato calo il prezzo dell’oro, pari a 1.805 dollari l’oncia, corrispondenti ad una performance su base giornaliera di -0,20%. Scende anche il prezzo del petrolio: il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 73,88 dollari al barile, con una performance di -1,20% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 74,86 dollari al barile, con una variazione di -0,91% rispetto all’ultimo valore di chiusura.