La chiusura della seduta odierna della borsa di Milano, con uno sguardo anche all’andamento dei principali mercati finanziari. Titoli migliori e titoli peggiori di giornata.
Chiusura di seduta in rosso per la borsa di Milano. Al contrario, le principali piazze europee hanno terminato la seduta odierna in rialzo, seppur leggero, grazie all’ottimismo derivante dalle imminenti riaperture in Gran Bretagna, dopo il lungo lockdown reso necessario dalla diffusione della pandemia nel corso degli ultimi mesi.
Sulla performance odierna di Piazza Affari ha pesato soprattutto il calo del settore bancario, innescato principalmente dalle vendite che hanno colpito Unicredit, dopo che gli analisti, a seguito di una call con i vertici del gruppo bancario milanese, hanno rivisto al ribasso le previsioni riguardanti i risultati del primo trimestre dell’anno in corso, che saranno pubblicati nei prossimi giorni.
Ecco nel dettaglio le performance registrate in chiusura dai principali indici azionari europei:
L’indice Euro Stoxx 50 chiude la seduta con una performance di +0,53% a quota 3.977,83 punti indice. Ciò conferma come Piazza Affari abbia vissuto una giornata in controtendenza rispetto agli altri mercati europei a causa delle vendite che hanno colpito il settore bancario e finanziario, il quale rappresenta una quota pari a quasi il 40% dell’indice FTSE MIB.
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I titoli azionari maggiormente acquistati durante la seduta odierna, tra quelli inclusi nel calcolo dell’indice principale del listino milanese, sono stati:
Le peggiori performance, per quanto riguarda la seduta odierna della borsa di Milano, sono state registrate dai seguenti titoli:
Sentiment positivo tra gli investitori a Wall Street, dove si registrano acquisti soprattutto nel settore tecnologico. Queste le performance dei tre indici principali del mercato azionario statunitense (ore 19:30 circa):
Clima di fiducia derivante soprattutto dalla pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione del FOMC, l’organo della Federal Reserve cui spettano le decisioni in materia di politica monetaria. I verbali pubblicati ieri, alle 20 ora italiana, hanno infatti confermato l’intenzione della banca centrale statunitense di mantenere in vigore l’attuale politica monetaria accomodante, finché non saranno raggiunti gli obiettivi della piena occupazione e di un tasso di inflazione stabilmente intorno al 2 per cento. In altri termini, la Fed ha rinnovato il proprio impegno a garantire pieno supporto al sistema economico fin quando la ripresa economica non sarà completata.
Ulteriore iniezione di fiducia proviene anche, sempre per quanto riguarda il mercato azionario statunitense, dai dati relativi alla campagna di vaccinazione anti Covid 19, la quale prosegue a ritmi elevati con una media di 3 milioni di dosi somministrate al giorno.
Non ha avuto effetti negativi su questo clima di fiducia il dato negativo, rilasciato nel pomeriggio, al riguardo delle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione: durante questa settimana, sono risultate pari a 744.000, a fronte di una previsione degli analisti di 680.000. In rialzo anche rispetto al dato della scorsa settimana (728.000).
Pubblicato in mattinata, in Gran Bretagna, il dato riguardante l’indice dei responsabili degli acquisti del settore costruzioni, relativo al mese di marzo: è risultato pari a 61,7 e, dunque, in netto aumento rispetto alla previsione degli analisti (54,6) e al dato precedente (53,3). Ciò significa che, trattandosi di un dato superiore a 50, il settore costruzioni britannico è in una fase di importante espansione dell’attività.
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Lo spread Btp/Bund scende leggermente a si attesta a quota 100 punti base. Il Btp con scadenza decennale rende +0,66%, in ribasso rispetto al +0,70% registrato in chiusura della seduta di ieri. Scende ancora, seppur leggermente, anche il Treasury decennale (titolo di Stato USA), il quale ha attualmente un rendimento di + 1,63%.
Da segnalare, per quanto riguarda il mercato valutario, il rialzo del cambio Euro/Dollaro USA, che quota attualmente 1,1921, ovvero una variazione pari a +0,43% rispetto alla chiusura ieri.
Nel mercato delle materie prime, sale l’oro che quota attualmente in area 1.756 dollari l’oncia, con un’ottima performance del +0,85%. Il petrolio, invece, risulta in leggero ribasso: il WTI viene attualmente scambiato a 59,40 dollari al barile (-0,60%), mentre il Brent quota 63,07 dollari al barile (-0,16%).
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