Piazza Affari, giovedì 27 maggio: chiusura positiva, salgono Cnh Industrial e Stellantis

La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari. Una sintesi dei temi più importanti della giornata. 

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Ingresso di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano (Adobe stock)

Dopo alcune sedute in cui aveva prevalso la prudenza, la giornata odierna è stata caratterizzata dagli acquisti a Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che chiude a circa 60 punti di distanza dal massimo dell’anno, pari a 23.113,85 punti indice, registrato lo scorso 18 maggio. Il listino principale della Borsa di Milano, inoltre, chiude al di sopra dei 25.000 punti, evento che non si verificava dal 20 febbraio 2020, proprio alla vigilia dello scoppio della pandemia in Italia. Si tratta di un evidente segnale di forza del mercato azionario italiano, a cui va aggiunto che il Ftse Mib risulta attualmente in rialzo del 3,80% nel mese di maggio, a sole due sedute dalla fine del mese e nonostante le aspettative di ribasso dei mercati azionari, legate alla stagionalità negativa del bimestre maggio-giugno.

Il deciso rialzo osservato in giornata è stato favorito dalla ripresa dei titoli bancari, dopo le prese di profitto registrate ieri, i quali producono un impatto molto importante sulle performance del Ftse Mib, in quanto buona parte dei titoli azionari utilizzati per calcolare l’indice fanno parte proprio del settore bancario. Il clima di fiducia è stato alimentato dai dati pubblicati, questa mattina, dall’Istat, da cui è emerso che la fiducia delle imprese e dei consumatori italiani è aumentata considerevolmente nel mese di maggio, superando le aspettative degli analisti, grazie all‘attenuarsi dei contagi da Covid-19 e alle conseguenti riaperture che stanno consentendo, seppur gradualmente, a tante attività di ritornare vicine ai normali livelli di produttività. Inoltre, i dati macroeconomici positivi rilasciati anche negli Stati Uniti hanno contribuito a fornire un’ulteriore spinta al rialzo, nel corso del pomeriggio.

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La chiusura dei mercati azionari europei: il migliore è Milano

Queste, nel dettaglio, le performance registrate in chiusura dai principali indici azionari europei:

  • FTSE MIB: +1,12% a quota 25.056,19 punti indice
  • CAC 40 (Parigi): +0,69%
  • SMI (Zurigo): -0,07%
  • FTSE 100 (Londra): -0,10%
  • IBEX 35 (Madrid): -0,12%
  • DAX (Francoforte): -0,28%

L’indice Euro Stoxx 50 conclude la seduta con una variazione, su base giornaliera, del +0,19%, a quota 4.039,21 punti indice. La modesta performance dell’indice europeo mette in risalto come Piazza Affari abbia sovraperformato le altre borse europee, nelle quali il sentiment non è stato positivo come nella Borsa di Milano. Infatti, a parte il CAC 40, tutti gli altri indici hanno chiuso in leggero ribasso.

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Titoli migliori del Ftse Mib

I titoli azionari più acquistati di giornata, tra quelli inseriti nel calcolo dell’indice principale della Borsa di Milano, sono stati:

  • Cnh Industrial: +5,03%
  • Stellantis: +4,09%
  • Tenaris: +2,81%
  • Moncler: +2,70%
  • Pirelli: +2,60%
  • Leonardo: +2,58%
  • Banco Bpm: +2,58%
  • Amplifon: +2,24%
  • Unicredit: +2,07%
  • Intesa San Paolo: +2,05%

Titoli peggiori del Ftse Mib

In ribasso e, dunque, in controtendenza, i seguenti titoli:

  • Recordati: -1,35%
  • Terna-Rete Elettrica Nazionale: -1,21%
  • Snam: -0,76%
  • Italgas: -0,74%
  • Hera: -0,60%
  • Ferrari: -0,55%
  • Campari: -0,38%
  • A2a: -0,29%
  • Enel: -0,15%

Stati Uniti: richieste di sussidi ai minimi dall’inizio della pandemia

Seduta tranquilla a Wall Street, dove i principali indici azionari risultano in territorio positivo, seppur leggermente in calo rispetto ai valori di apertura registrati alle 15:30. Queste le performance registrate, rispetto ai valori di chiusura della scorsa seduta, alle 19 ora italiana:

  • Dow Jones: +0,37%
  • S&P 500: +0,27%
  • Nasdaq: +0,23%

Come indicato nel calendario economico, sono stati rilasciati nel pomeriggio alcuni dati macroeconomici rilevanti, per quanto riguarda l’economia statunitense:

  • il Prodotto Interno Lordo è risultato, nel primo trimestre del 2021, in aumento del 6,4% (tasso annualizzato) rispetto al trimestre precedente, in linea con la rilevazione effettuata nel mese di aprile, ma leggermente al di sotto delle aspettative degli analisti, che prevedevano un dato pari a +6,5%;
  • gli ordinativi di beni durevoli sono calati ad aprile dell’1,3%: dato ben al di sotto sia delle attese (+0,7%) che del dato precedente (+1,3%);
  • negativo anche il dato relativo ai contratti pendenti di vendita di abitazioni, in diminuzione del 4,4%, mentre gli analisti prevedevano una crescita dello 0,8% e il dato precedente era stato pari a +1,3%;
  • molto positivo, invece, il dato relativo alle nuove richieste dei sussidi di disoccupazione che, su base settimanale, sono risultate pari a 406.000, a fronte di un dato previsto di 425.000 e di un valore pari a 444.000 nuove richieste rilevato la scorsa settimana. Si tratta del risultato migliore dall’inizio della pandemia, ovvero dal 14 marzo 2020. Il costante calo delle richieste di sussidi è sintomo di un mercato del lavoro in crescita e ciò dovrebbe determinare maggior capacità di spesa dei cittadini statunitensi nei prossimi mesi e, di conseguenza, l’accelerazione della ripresa economica.

Il presidente Biden, inoltre, ha proposto per il 2022 un budget di spesa di ben 6.000 miliardi di dollari da destinare alle infrastrutture e al sostegno della salute e dell’istruzione delle famiglie meno abbienti. La spesa pubblica statunitense raggiungerebbe i livelli più elevati dai tempi della seconda guerra mondiale, qualora il piano venisse realizzato.

Altre notizie dai principali mercati finanziari: incertezza nel mercato del Bitcoin

Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, si segnala un generalizzato rialzo dei rendimenti. Lo spread Btp/Bund, ovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, scende leggermente a quota 106 punti base (-1 rispetto a ieri): il rendimento del Btp sale +0,89%, mentre quello del Bund raggiunge quota -0,17%. Il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato USA) sale a +1,61%, in aumento di 4 punti base rispetto alla chiusura di ieri.

Poco mosso il Bitcoin, che attraversa una fase di incertezza, sempre bloccato nell’area di trading range delimitata dal livello di resistenza dei 40.800 dollari e dal livello di supporto dei 30.000 dollari. La regina delle criptovalute quota attualmente 38.955 dollari circa, corrispondente ad una performance di -0,90% rispetto al valore di chiusura registrato ieri.

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Nel mercato valutario, rimane stabile il cambio Euro/Dollaro USA, che viene scambiato ad un tasso di 1,2195, corrispondente ad una variazione su base giornaliera di +0,05%.

Per quanto riguarda il mercato delle materie prime, scende leggermente il prezzo dell’oro, che quota 1.896 dollari l’oncia, in ribasso su base giornaliera dello 0,25%. In rialzo, invece, il prezzo del petrolio: Il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 66,63  dollari al barile, con una performance di +0,63% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 69,00 dollari al barile, con una variazione di +0,39% rispetto al valore di chiusura di ieri.

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