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Piazza Affari, giovedì 22 luglio: chiusura positiva, la BCE rimane accomodante

La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari. Una sintesi dei temi più importanti della giornata. 

Ingresso di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano (Adobe stock)

La Borsa di Milano chiude la seduta odierna in territorio positivo, con il Ftse Mib che consolida i guadagni conseguiti ieri. Giornata caratterizzata da una tendenza laterale-rialzista anche per l’azionario europeo, ad eccezione di Londra e Zurigo che chiudono in rosso. Piazza Affari, in mattinata, aveva quasi recuperato area 25.ooo punti indice, toccando un massimo pari a 24.987, poco prima delle 13. Dopodiché, l’avvicinarsi dell’appuntamento con la BCE ha indotto molti investitori a chiudere le posizioni rialziste e a prendere profitto, ridimensionando la performance positiva del Ftse Mib e, in generale, di tutti gli altri indici europei.

Cosa è emerso dal meeting della Banca Centrale Europea

In effetti, come gli investitori temevano, la Banca Centrale Europea ha manifestato una certa preoccupazione verso la diffusione della variante Delta del Covid-19 in tutta Europa, che rappresenta un importante rischio per l’outlook economico del continente, anche perché il ciclo vaccinale è stato completato da meno della metà della popolazione dell’Eurozona. L’autorità bancaria ha, comunque, rassicurato i mercati confermando l’intenzione di mantenere intatto il Pandemic emergency purchase programme (Pepp), ovvero il programma emergenziale di acquisto titoli dalle banche (per un ammontare complessivo di 1.850 miliardi di euro), sicuramente fino a marzo 2022, come previsto in precedenza, ma qualora fosse necessario è disposta a prolungare ulteriormente nel tempo gli stimoli monetari, finché gli effetti negativi della pandemia non potranno ritenersi definitivamente superati.

“La riapertura di tanti comparti dell’economia sta sostenendo un intenso rimbalzo nel settore dei servizi. Ma la variante Delta del Coronavirus potrebbe rallentare questa ripresa, soprattutto nel settore del turismo e dell’ospitalità”, ha affermato la governatrice Christine Lagarde nel corso della tradizionale conferenza stampa post-meeting.

Per quanto riguarda l’inflazione, la BCE ha confermato la modifica, già annunciata ad inizio mese, del proprio target, che non sarà più costituito da un livello di inflazione “inferiore ma vicino al 2% nel medio termine”, bensì da un “tasso di inflazione simmetrico del 2% nel medio termine”. Ciò significa che gli scostamenti al di sopra di questo valore non verranno più visti come una situazione da contrastare con maggior decisione rispetto agli scostamenti al ribasso. Anzi, eventuali periodi caratterizzati da inflazione eccessivamente bassa, dovranno essere seguiti da periodi transitori in cui l’inflazione si mantiene al di sopra del target, in modo da raggiungere l’obiettivo prefissato del 2% in un’ottica di medio termine. Di conseguenza, la Banca Centrale Europea ha affermato che sarà possibile alzare i tassi di interesse soltanto quando il tasso di inflazione si manterrà stabilmente al 2% nel medio termine: fino a quel momento, i tassi di interesse rimarranno stabili sui livelli attuali, che corrispondono ai minimi storici.

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La chiusura dei mercati azionari europei: il migliore è Madrid

Queste le performance evidenziate dai principali indici azionari europei, in chiusura di seduta:

  • IBEX 35 (Madrid): +0,64%
  • DAX (Francoforte): +0,60%
  • FTSE MIB (Milano): +0,53% a quota 24.805,21 punti indice
  • CAC 40 (Parigi): +0,27%
  • SMI (Zurigo): -0,37%
  • FTSE 100 (Londra): -0,43%

L’Euro Stoxx 50, indice composto dalle 50 società europee con maggior capitalizzazione di mercato, chiude la seduta in rialzo dello 0,80%.

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Titoli migliori del Ftse Mib

I titoli azionari più acquistati di giornata, tra quelli inclusi nel listino principale della Borsa di Milano, sono stati i seguenti:

  • Atlantia: +2,30%
  • Italgas: +2,18%
  • Enel: +1,88%
  • Hera: +1,79%
  • Bper Banca: +1,77%
  • Azimut Holding: +1,72%
  • Moncler: +1,63%
  • Campari: +1,53%
  • Poste Italiane: +1,51%
  • Saipem: +1,50%

Titoli peggiori del Ftse Mib

I titoli più venduti, invece, sono stati:

  • Leonardo: -1,31%
  • Tenaris: -1,12%
  • Eni: -1,09%
  • Banco Bpm: -0,92%
  • Pirelli: -0,76%
  • Stellantis: -0,57%
  • Buzzi Unicem: -0,41%
  • Banca Generali: -0,17%
  • Cnh Industrial: -0,11%
  • Inwit: -0,08%

Stati Uniti: andamento laterale a Wall Street

Seduta di transizione a Wall Street dove, dopo 4 sedute ad ampio range (le prime due al ribasso e le ultime due al rialzo), le quotazioni si mantengono poco mosse e nei pressi dei livelli della vigilia. L’impostazione tecnica dei principali indici statunitensi sembra suggerire un nuovo aggiornamento dei massimi, entro fine luglio. Poi nel bimestre agosto-settembre bisognerà essere molto prudenti nell’operare sui mercati azionari, in quanto è molto probabile una correzione ribassista, prima del tradizionale rally dell’ultimo trimestre, che spesso porta i mercati azionari a toccare i massimi dell’anno.

Di seguito, l’andamento evidenziato dai tre principali indici azionari Usa, alle 19:04 ora italiana:

  • Nasdaq 100: +0,30%
  • S&P 500: +0,06%
  • Dow Jones: +0,01%

Sul fronte dei dati macroeconomici, le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono risultate peggiori delle attese: su base settimanale, infatti, sono stati richiesti 419.000 sussidi per la prima volta, a fronte di una stima degli analisti pari a 350.000 e di una lettura precedente di 368.000 unità. Le vendite di abitazioni esistenti, nel mese di giugno, sono risultate pari a 5.860.000, sostanzialmente in linea con le attese degli analisti (5.900.000) e al di sopra del dato precedente (5.780.000).

Altre notizie dai principali mercati finanziari

Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bundovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, scende leggermente a quota 111 punti base, in calo di 2 punti rispetto all’ultimo valore di chiusura: in diminuzione sia il rendimento del Btp, pari a +0,65%, che il rendimento del Bund, il quale si attesta a  -0,46%. In leggero ribasso anche il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato USA), che risulta pari a +1,26%, ovvero 2 punti base al di sotto del valore di chiusura della scorsa seduta.

Continua il rimbalzo del Bitcoin che, dopo aver cercato di superare al ribasso il livello di supporto dei 30.000 dollari nella giornata di martedì, è tornato con forza al di sopra di tale soglia psicologica. Un breakdown convincente del supporto sarebbe rappresentato da una chiusura giornaliera inferiore a 28.500 dollari, ovvero al di sotto del minimo significativo dello scorso 22 giugno. La criptovaluta più famosa quota attualmente 32.460 dollari circa, corrispondenti ad una performance di +1% su base giornaliera.

Nel mercato valutario, torna a scendere il cambio Euro/Dollaro USA, che consolida così il proprio trend ribassista. Viene scambiato attualmente ad un tasso di 1,1762, corrispondente ad una variazione su base giornaliera di -0,25%.

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Per quanto riguarda il mercato delle materie prime, stabile il prezzo dell’oro, pari attualmente a 1.804,55 dollari l’oncia, corrispondenti ad una performance su base giornaliera di +0,05%. Prosegue con decisione la risalita del prezzo del petrolio, spinto al ribasso, ad inizio settimana, dalla decisione dell’OPEC+ (Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio) di incrementare la produzione di petrolio greggio, aumentando l’offerta sul mercato, allo scopo di soddisfare una domanda in aumento (ma che potrebbe essere smorzata da nuove ondate della pandemia). Il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 71,69 dollari al barile, con una performance di +1,67% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 73,33 dollari al barile, con una variazione di +1,52% rispetto all’ultimo valore di chiusura.

Donato Mancini

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