La chiusura della seduta odierna della Borsa di Milano, titoli migliori e titoli peggiori di giornata. Uno sguardo anche all’andamento di Wall Street e degli altri principali mercati finanziari. Una sintesi dei temi più importanti della giornata.
Prosegue, lento ma costante, il rally dei mercati azionari. La Borsa di Milano chiude la seduta odierna in frazionale rialzo e raggiunge il traguardo dell’ottava chiusura consecutiva in guadagno. Poche novità, rispetto a quanto raccontato ieri, dal punto di vista dei fondamentali. Il clima feriale contribuisce ulteriormente a generare scarsa volatilità, per cui il movimento rialzista risulta regolare ma poco intenso, infatti le candele giornaliere, nel grafico del Ftse Mib, hanno un corpo poco esteso.
C’è un interessante dibattito nel mondo finanziario sul momento in cui partirà una correzione ribassista profonda, che ci si aspettava avvenisse tra la scorsa primavera e questa stagione estiva in corso, come spesso accade in annate rialziste come questo 2021. Si tratta di una previsione non facile da effettuare, dato che la statistica sulla stagionalità non è stata rispettata, infatti la costanza con cui questo trend rialzista prosegue sta sorprendendo anche i trader più esperti, per cui, in caso si decida di entrare long nei mercati azionari, è preferibile limitare l’esposizione ed avere chiaro in mente il livello di stop loss, in modo da limitare le perdite in caso di improvvisa discesa delle quotazioni. Il movimento ribassista delle borse è, infatti, accompagnato da un aumento di volatilità che determina spesso un calo molto intenso, che può mettere in difficoltà chi era entrato al rialzo con una esposizione eccessiva rispetto al capitale disponibile sul conto trading.
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Queste le performance registrate, in chiusura di seduta, dai principali indici azionari europei:
L’Euro Stoxx 50 chiude la seduta in rialzo dello 0,48%, a quota 4.226,33 punti, evidenziando la prevalenza dei compratori nei mercati azionari europei, durante la seduta odierna.
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Mentre la seduta di Wall Street prosegue con pochi spunti di particolare interesse, con gli indici che continuano a muoversi poco distanti dalla parità, i dati macro rilasciati nel pomeriggio hanno evidenziato un nuovo calo delle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione: nell’ultima settimana sono pervenute 375.000 richieste, come da previsione degli analisti, in ribasso rispetto alle 387.000 richieste effettuate durante la settimana precedente. L’indice dei principali prezzi alla produzione, nel mese di luglio, ha evidenziato un incremento dell’1,0%, come nel mese di giugno, ma al di sopra delle stime degli analisti (+0,5%). Ciò potrebbe anticipare una nuova accelerazione dell’inflazione (calcolata in base ai prezzi al consumo), risultata stabile nel mese di luglio, quando questo aumento si rifletterà nei prezzi di vendita al consumatore.
Di seguito, le performance registrate dai principali indici azionari statunitensi, alle 19:55 ora italiana:
Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, lo spread Btp/Bund, ovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di Stato italiano e quello tedesco con scadenza decennale, scende a quota 105 punti base, in ribasso di 2 punti rispetto all’ultimo valore di chiusura: il rendimento del Btp scende a +0,55%; rimane stabile, invece, il rendimento del Bund a quota -0,50%. In aumento il rendimento del Treasury Note decennale (titolo di Stato USA): attualmente è pari a +1,36%, in aumento di 2 punti base rispetto al valore di chiusura della scorsa seduta.
In ribasso il prezzo del Bitcoin, che prende fiato dopo un movimento rialzista particolarmente intenso, durato qualche giorno, che ha consentito alla criptovaluta più famosa di completare il proprio pattern di inversione rialzista, con la decisa rottura della resistenza in area 40.800 dollari. Il Bitcoin quota attualmente 44.300 dollari, corrispondenti ad una performance su base giornaliera di -2,67%.
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Nel mercato valutario, poco mosso il cambio Euro/Dollaro USA, che viene scambiato ad un tasso di 1,1738, praticamente invariato rispetto al livello di chiusura della scorsa seduta.
Per quanto riguarda il mercato delle materie prime, stabile il prezzo dell’oro, che quota 1.752 dollari l’oncia, corrispondenti ad una performance di +0,02% rispetto all’ultimo valore di chiusura. In leggero ribasso il prezzo del petrolio: il WTI (West Texas Intermediate, prodotto negli Stati Uniti) quota 69,22 dollari al barile, con una performance di -0,33% su base giornaliera, mentre il Brent (prodotto in Europa) quota 71,37 dollari al barile, con una variazione di -0,10% rispetto all’ultimo valore di chiusura.
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