I lavoratori dipendenti hanno la possibilità di usufruire di permessi retribuiti senza 104. Scopriamo quali sono i requisiti per accedere a questo beneficio.
Per i lavoratori che assistono un familiare disabile è possibile accedere ai permessi concessi dalla Legge 104. Tuttavia, esistono delle categorie di lavoratori che possono godere di permessi retribuiti anche senza 104.
Chi assiste un familiare disabile ha la possibilità di chiedere al proprio datore di lavoro dei permessi retribuiti concetti della cosiddetta legge 104.
Tuttavia, è possibile ottenere ulteriori permessi regolarmente pagati oltre a quelli previsti dalla suddetta legge. Anche in questo caso, l’assenza dal lavoro deve essere giustificata dall’assistenza ad un familiare come ad esempio un figlio, un coniuge o un genitore.
Tra i permessi retribuiti senza 104, a cui i lavoratori dipendenti hanno la possibilità di accedere, ci sono quelli che non hanno niente a che vedere con la suddetta legge. Stiamo parlando del cosiddetto congedo di paternità che serve per accudire i figli.
Tra i permessi retribuiti senza beneficiare della Legge 104, c’è il congedo di paternità.
A tale proposito è opportuno distinguere tra il congedo di paternità obbligatorio e quello facoltativo.
Il primo prevede che il padre lavoratore abbia 10 giorni di permesso retribuito. Questo può essere fruito per eventi come: parto, adozione o affidamento avvenuti a partire dal 1° gennaio 2021.
Per quanto, invece, riguarda il congedo di paternità facoltativo, questo è subordinato alla rinuncia da parte della madre a godere del proprio congedo di maternità.
I permessi da lavoro retribuiti, che possono essere utilizzati dal padre in maniera facoltativa, devono essere esercitati entro 5 mesi dalla nascita del figlio. Lo stesso tempo vale anche in caso di adozioni o di affidamenti, ma l’intervallo di tmepo parte dall’ingresso in famiglia.
Per i permessi di lavoro retribuiti senza legge 104, ovvero quelli ottenuti con il congedo di paternità facoltativo, il lavoratore ha diritto al 100% della retribuzione.
Per ottenere il suddetto beneficio è necessario presentare un’apposita domanda.
Sono disponibili due diversi procedimenti in base al fatto che si tratti di un pagamento a conguaglio o di un pagamento diretto da parte dell’Istituto previdenziale.
Se la domanda per congedo di paternità facoltativa previene il pagamento a conguaglio, il lavoratore ha il compito di comunicare in forma scritta, al datore di lavoro, le date di fruizione dei permessi retribuiti.
Nel caso in cui, invece, il pagamento avvenga in maniera diretta il lavoratore ha la possibilità di accedere al portale dell’Istituto previdenziale ed effettuare direttamente la domanda online.
In entrambi i casi, è necessario rispettare il termine per la comunicazione che prevede che questa venga fatta almeno 15 giorni prima della fruizione del permesso.
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