Permessi legge 104 con programmazione per la fruizione, le cose che bisogna sapere in assoluto

Programmazione per la fruizione dei permessi legge 104, cosa succede in caso di emergenza? La legge 104 prevede questa norma? La risposta.

Permessi legge 104 con programmazione per la fruizione
Legge 104 con programmazione per la fruizione

Un Lettore chiede chiarimenti agli Esperti di Trading.it sulla fruizione dei permessi legge 104 e la programmazione per l’organizzazione lavorativa. Nello specifico chiede se l’Amministrazione per cui lavora, può fare questa richiesta e cosa fare nel caso di una situazione improvvisa? Analizziamo cosa prevede la normativa sulla programmazione dei tre giorni di permesso e cosa fare in situazioni di necessità.

Permessi legge 104 e programmazione per la fruizione: ecco cosa significa e cosa fare

La legge 104 permette di fruire di tre giorni di permesso al mese, anche frazionabili in ore in base al contratto di lavoro. La questione della programmazione per la fruizione dei permessi legge 104 è molto controversa ed è stato oggetto di chiarimento dai vari enti. In effetti, nella legge 104 la programmazione dei giorni di permesso non è prevista. Il tema è affrontato unicamente dalle circolari della Funzione Pubblica e dall’INPS. In linea generale prevedono di comunicare per tempo i giorni di assenza al datore di lavoro per gestire le numerose richieste dei dipendenti. La programmazione negli ultimi tempi l’orientamento si è affermato in tale direzione, prevedendo la necessità di una preventiva organizzazione per poter gestire l’organizzazione lavorativa e l’assenza del lavoro. Salvo eventi eccezionali d’urgenza.

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La normativa che chiarisce la programmazione

A chiarire tale aspetto la Circolare n. 13 del 6 dicembre 2010 del Dipartimento Funzione Pubblica, nella quale è precisato il diritto del lavoratore di fruire dei permessi legge 104 nelle situazioni d’urgenza dimostrabili. Inoltre, precisa che il dipendente dovrà comunicare con congruo anticipo le assenze dal servizio per la fruizione dei permessi di assistenza al familiare disabile o anche per se stesso. Questo al fine di consentire una migliore organizzazione dell’attività lavorativa. Si può interrompere la malattia e fruire dei permessi legge 104? La risposta non è scontata

Sulla programmazione dei permessi legge 104, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è intervenuto con due diversi interpelli (n. 31 del 2010 e n. 1 del 2012). Nello specifico il Ministero, precisa che il datore di lavoro ha la facoltà di chiedere al dipendente la programmazione dei permessi in oggetto. A condizione con non comprometta l’assistenza al familiare disabile.

Inoltre, di recente la programmazione è stata inserita anche nei nuovi Contratti (funzioni locali, Sanità, funzioni centrali, istruzione e ricerca) per i lavoratori che assistono un familiare con disabilità grave. L’eccezione è previsa solo in caso di urgenza. In questo caso è possibile comunicare l’assenza lavorativa entro le ventiquattro ore precedenti il permesso, oppure, prima dell’inizi dell’orario di lavoro.

Comparto scuola

In riferimento al comparto scuola il CCNL del 29 novembre 2007 all’articolo 15, comma 6, prevede che i permessi legge 104/92 devono essere fruiti dai docenti, possibilmente in giornate non ricorrenti. Inoltre, per garantire la funzionalità del servizio e dell’attività amministrativa, per la fruizione dei permessi legge 104, è prevista una programmazione mensile dei giorni in cui si intende assentarsi. La comunicazione dovrà essere effettuata dal dipendente all’inizio di ogni mese presso l’ufficio di appartenenza.

In risposta al nostro Lettore, è legittima la richiesta del datore di lavoro sulla programmazione dei permessi legge 104 e la normativa prevede anche i casi di urgenza, purché comunicati entro le 24 ore, oppure, prima dell’orario di inizio lavoro.

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