Legge 104 e permessi persi: è possibile recuperarli? Arriva il chiarimento che tutti aspettavano.
La legge 104 tutela le persone diversamente abili assicurando agli stessi e a chi si prende cura di loro alcuni diritti. Uno, ben noto ai più, riguarda i permessi dal lavoro, ovvero la possibilità di assentarsi dal proprio impiego pur vedendosi corrisposto quanto spettante per la relativa prestazione. Cosa accade, però, laddove tali permessi non siano goduti? Sarebbe possibile recuperarli?
Si tratta di un dubbio che accomuna in molti, soprattutto coloro che godono di questo beneficio e che, per un motivo o per un altro, non sono riusciti, magari un mese, a sfruttarlo in toto. Andiamo, dunque, a chiarire la questione e cerchiamo di comprendere cosa accade ai permessi di cui non si è usufruito.
Come sappiamo, in genere tali permessi consistono in 3 giorni al mese. Il lavoratore può decidere di sfruttarli per intero o frazionarli a ore, gestendoli nel modo che meglio è funzionale all’assistenza fornita alla persona disabile e al proprio impiego. Ancora, occorre tenere a mente che il datore non può rifiutarsi di concedere tali permessi. Cosa accade, però, laddove fosse il lavoratore stesso a non sfruttarli per un mese?
Per chi si è trovato in tale situazione, di sicuro la domanda è sorta spontanea: è possibile recuperarli? Purtroppo, la risposta a tale quesito è no. I permessi persi non sono recuperabili o sommabili a quelli del mese successivo e, laddove non sfruttati, saranno perduti. Per comprendere il motivo è bene tenere a mente che tali permessi sono un diritto vero e proprio e, nel momento in cui è il beneficiario del diritto a non esercitarlo, esso decade.
Attenzione, ciò non significa che nel mese successivo l’interessato non potrà usufruire dei permessi, ma semplicemente che quelli del mese precedente non sono recuperabili né rimborsabili. Ecco perché, l’ideale, sarebbe organizzare in anticipo il calendario così da prevedere come e quando servirsi di questo beneficio.
In tal modo, non solo non rischieremo di perderli, ma eviteremo anche eventuali complicazioni a livello aziendale. Sebbene, infatti, come anticipato, il datore non possa negare tali permessi, potrebbero comunque esserci regole interne con cui fare i conti, quando si tratta di caregiver. Laddove, invece, i permessi fossero relativi al disabile stesso, questo è escluso dalle suddette regole. Serve la massima attenzione.
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