La Legge 104 agevola i lavoratori e le loro famiglie con i permessi legge 104 di tre giorni al mese e tante altre agevolazioni. Ci sono anche 3 patologie che spesso si sottovalutano.
Molte volte si percepiscono i sintomi ma per superficialità o per lo stress legato al lavoro o al ritmo veloce della vita quotidiana non ci si sofferma a questo malessere. Questo può comportare ad aggravare clinicamente una malattia creando un malessere e una gravità nella persona che né è affetta. Abbiamo trattato tre patologie in particolare che danno diritto all’invalidità e alla legge 104 in determinati casi. Nello specifico si parte da un semplice mal di testa, un battito accelerato o la pressione alta, tutti segnali che possono destare preoccupazione e sfociare in una patologia grave che da diritto alle agevolazioni economiche e previdenziali anche nel mondo del lavoro con permessi legge 104 e congedo straordinario legge 151.
Partiamo dal battito accelerato che di solito si attribuisce ad una situazione di ansia e stress. Uno nuovo studio ha rilevato un collegamento significativo tra il battito cardiaco accelerato e la demenza. Si legge nello studio che tale correlazione tra le due patologie si manifesta maggiormente nelle persone con un’età uguale o superiore a 60 anni. La ricerca evidenza come le patologie cardiache sono un fattore di rischio per la demenza. Collegamento tra demenza e battito accelerato: accesso a invalidità, ticket sanitario e legge 104
Il comune “mal di testa” non da sottovalutare, soprattutto se perdura nel tempo. L’emicrania può portare ad un cambiamento della vita sociale, rendere difficile rapportarsi agli altri. Questa patologia è spesso ignorata con conseguenze gravi sullo stato di salute e condizionare la qualità di vita. Riconosciuta come patologia invalidante che da diritto all’assegno di invalidità e la legge 104, in situazione di gravità. Uno studio ha evidenziato come una semplice emicrania può portare a patologie gravi che influenzano lo stile di vita. Emicrania, uno dei malesseri più diffusi e invalidanti: ora c’è l’assegno mensile, a quanto ammonta
Con la pandemia sono aumentati i casi di ipertensione arteriosa (pressione alta), la panoramica della gravità di questa patologia è stata rilevata da un recente studio. Si legge che negli ultimi due anni, la pressione alta ha interessato un numero elevato di persone, con patologie cardiache e ictus. Ricordiamo che l’ipertensione arteriosa è una patologia invalidante e da diritto all’esenzione del ticket sanitario e all’assegno di invalidità. Inoltre, in situazione di gravità da diritto a tutte le agevolazioni collegate alla legge 104. Pressione alta a causa della pandemia: non tutti sanno che possono avere un assegno mensile
I lavoratori dipendenti del settore privato o pubblico, che hanno un verbale di legge 104 in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3 comma 3, possono fare domanda di tre giorni di permesso legge 104 al mese. La domanda deve essere presentata direttamente all’INPS e consegnata copia al datore di lavoro. La domanda può essere trasmessa direttamente dall’interessato tramite il portale dell’Istituto, oppure, farsi assistere da un patronato o CAF.
Possono presentare domanda anche i familiari che hanno il disabile a carico fiscalmente. Ricordiamo che i tre giorni di permesso devono essere finalizzati all’assistenza del disabile, chi viola la legge rischia il licenziamento.
I tre giorni di permesso legge 104, possono essere anche frazionati in ore, in base al contratto di lavoro. E’ possibile accedere alla piattaforma INPS per inoltrare domanda, direttamente da qui.
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