Permessi Legge 104: adesso si chiedono ad ore invece che a giorni, come adeguarti subito

Legge 104 e permessi, adesso si chiedono ore e non giorni: chi può farlo e come adeguarsi, cosa c’è da sapere.

La figura del caregiver ha assunto una rilevanza essenziale per lo Stato, per la sanità e per quelle persone che sono in condizione di disabilità e necessitano di assistenza. A tal proposito, la Legge 104 garantisce una serie di misure pensate non solo per il diretto interessato, ma anche per chi si prende cura di lui. Ecco, dunque, cosa occorre sapere relativamente ai permessi previsti: si chiedono ore invece che giorni, cosa significa e come adeguarsi?

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Permessi Legge 104: si può fruire di ore invece che di giorni (trading.it)

Come sappiamo, tale Legge prevede, in genere ma non sempre, un numero totale di 3 giorni di permesso dal lavoro per chi, appunto, si occupa di familiari e simili affetti da disabilità. Permessi necessari a garantire assistenza di vario genere ai diretti interessati. Tuttavia, ciò di cui pochi sono a conoscenza, è che è possibile suddividere gli stessi in frazioni di ore, invece che sfruttarli per intere giornate. Ecco, nel dettaglio, cosa significa.

Legge 104, permessi di ore invece che di giorni: cosa sapere

Ebbene, in base a quanto chiarito dall’ARAN, il personale ATA può servirsi di quelli che sono i permessi giornalieri previsti anche per un lasso di tempo che copra ore invece che intere giornate. Questo a fronte delle 18 ore previste dalla legge. A tal proposito, il contratto collettivo all’art. 6 comma 1 sancisce che “i dipendenti ATA hanno diritto, ove ne ricorrano le condizioni, a fruire dei tre giorni di permesso di cui all’art. 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104”. Ovvero: “Tali permessi sono utili ai fini delle ferie e della tredicesima mensilità e possono essere utilizzati ad ore nel limite massimo di 18 ore mensili”.

Permessi ore Legge 104, cosa sapere
Come funzionano i permessi a ore per il personale ATA (trading.it)

Questo permette a quei lavoratori che sono parte del personale ATA di mancare dal lavoro non per forza per l’intera giornata, ma anche solo per per poche ore, previa una chiara e precisa richiesta da fare con largo anticipo. Di fatti, in tali casi, occorre una pianificazione mensile di tali assenze da comunicare alla Pubblica Amministrazione di riferimento a inizio mese.

In casi eccezionali, tuttavia, che abbiano carattere di urgenza ed emergenza, sarà possibile servirsi del relativo permesso, ma con una comunicazione che giunga entro e non oltre le 24 ore precedenti all’inizio dell’orario di lavoro. Infine, bisogna tener presente la possibilità di fruizione mista. Vale a dire utilizzare i relativi permessi sia frazionandoli a ore sia per un’intera giornata, nell’arco dello stesso mese.

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