Sempre più famiglie hanno scelto di sostituire o integrare i tradizionali impianti di riscaldamento a gpl o metano con le stufe a pellet.
La consapevolezza della necessità di un sistema alternativo al gas ha creato un imbuto nella domanda sul pellet il cui valore è più che raddoppiato. Riscaldare le abitazioni sarà quest’anno sensibilmente più costoso rispetto allo scorso inverno.
Il Codacons ha segnalato da tempo rincari straordinari del pellet utilizzato in modo diffuso per alimentare le stufe domestiche. Il pellet è il combustibile alternativo per il riscaldamento più diffuso tanto che a causa del suo costo si moltiplicano anche i tentativi di truffa. È particolarmente difficile ormai trovare il pellet a prezzi scontati; la costante crescita della domanda ha portato il prezzo di un sacchetto da 15 kg dai 5 euro, ai 12 euro attuali per un aumento del 140%.
Da cosa dipendono gli aumenti del pellet?
Calcolatrice alla mano, per riscaldare un appartamento da 100 metri quadrati, una famiglia spenderà oltre 1.300 euro in più rispetto all’anno scorso. Oltre alla domanda aumentata nei primi cinque mesi del 2022 del 30% circa, il maggiore costo del pellet è dovuto agli aumenti dei costi di produzione. Il pellet è formato dallo scarto del legno che deve essere essiccato, triturato e compattato da legna vergine e richiede energia. A questi si aggiungono i costi di trasporto e distribuzione. I rivenditori segnalano che per la prossima stagione ci sarà una disponibilità inferiore del 25-30%; i prezzi dei sacchetti possono continuare a salire fino a punte di 25 euro per 15 kg.
A inizio ottobre, altroconsumo.it ha effettuato un’indagine sui prezzi presso 65 punti vendita. Le province coinvolte sono quelle di Padova, Monza e Brianza, Bolzano, Reggio Calabria e Cagliari. È emerso in modo evidente, come il prezzo medio per un sacco di 15kg continua ad aumentare facendo così venire meno il vantaggio di ricorrere a un’alternativa al gas.
Si tratta di un rincaro che si correla alla guerra in Ucraina e a quella commerciale con la Russia. Dall’inizio della crisi di approvvigionamento del gas molti italiani hanno preso la decisione di investire in una stufa a pellet riscaldare la propria abitazione. La tendenza simultanea ha portato un aumento dei costi tanto che molti hanno cercato un’alternativa ai negozi fisici incappando in rivendite online rivelatesi truffaldine.
A cosa fare attenzione per evitare le truffe sul pellet
Crescono così le segnalazioni di truffe sul pellet. Molte famiglie, già nei mesi estivi, si sono premurate di cercare prezzi vantaggiosi; in rete spuntano così proposte che sembrano veri affari. Bisogna fare attenzione, se il prezzo è simile a quello dello scorso anno diffidate; è possibile si tratti di prodotti importati illegalmente. Questo significa anche una qualità diversa, che può tradursi in una resa minore e possibilmente in un’assenza di sicurezza dovuta alla presenza di elementi nocivi. La cosa meno peggiore cercando di acquistare il pellet a prezzi scontati è che l’ordine non arrivi; meglio affidarsi alla distribuzione specializzata, anche se quest’anno la possibilità di scelta sarà sicuramente minore.