Per gli investitori, la tecnologia cinese rappresenta una buona occasione per il rilancio sul mercato globale. Ma occhio ai rischi.
Chi è alla ricerca di investimenti alternativi, che possano resistere alla crisi dei mercati azionari, farebbe bene a considerare il settore del tech. Se, finora, le aziende americane hanno dominato il panorama, ora le realtà cinesi potrebbero prendere il sopravvento sulle cd. Big Tech.

L’ipotesi ha iniziato a farsi largo dopo l’introduzione di DeepSeek, il sistema di Intelligenza Artificiale cinese. Per non farsi trovare impreparati dinanzi alla possibile egemonia orientale, è bene sapere che c’è un ETF legato al settore tech cinese che ha catturato l’attenzione degli analisti.
ETF tech cinese: pro e contro dell’investimento
L’ETF iShares Msci China Tech è stato lanciato l’8 dicembre del 2021 e replica l’indice MSCI China Technology Sub-Industries ESG Screened Select Capped, che comprende 150 azioni di aziende cinesi a grande e media capitalizzazione che operano nel settore tecnologico e informatico.

L’indice di spesa complessiva (TER) del fondo è dello 0,45% annuo. I dividendi vengono accumulati e reinvestiti nell’ETF. Il patrimonio gestito attuale ammonta a 362 milioni di euro.
Valutando la performance, si nota che l’ETF non è mai stato in territorio positivo e sono principalmente dieci le società che fanno oltre la metà del paniere. Nel dettaglio, spiccano realtà molto famose in tutto il mondo, come Xiaomi, Tencent, Alibaba, Baidu e Lenovo JD.
Nonostante il crescente entusiasmo verso questa forma di investimento e l’ascesa del settore tech asiatico, l’ETF in oggetto ha uno svantaggio non trascurabile. Se paragonato con gli utili degli indici più famosi dei mercati maggiormente produttivi, si nota l’elevata volatilità. In media, nell’ultimo triennio è stata del 36%; si tratta di un dato che non può assolutamente essere sottovalutato, perché nel tempo incide sul rendimento, frenandolo.
C’è, comunque, una sottovalutazione rispetto all’indice tecnologico globale che ha registrato un valore 40 volte superiore. La discrepanza si nota anche in relazione a un altro importante indicatore di valutazione: il rapporto prezzo patrimonio contabile, che ora è pari a 8.
In conclusione, l’ETF sul tech cinese rappresenta un’opportunità per gli investitori che vogliono un paniere altamente diversificato dal punto di vista geografico, in un periodo di dichiarata battaglia commerciale e in cui cercare piazze alternative a quelle occidentali potrebbe rivelarsi vincente nel lungo periodo.
Attenzione però, perché attualmente le aziende cinesi sono ancora esposte a una forte volatilità e ai pericoli derivanti dalla mancanza di un’idonea regolamentazione.