Se soffri di una di queste patologie, potresti avere diritto all’invalidità al 70%. Cosa devi fare per ottenerla e quali sono i tuoi diritti in merito
A definire l’invalidità è la legge 118 del 30 marzo 1971, che ha stabilito che si tratta di un riconoscimento che riguarda le persone con menomazioni psichiche, fisiche o intellettive tali da determinare loro una permanente incapacità lavorativa non inferiore a un terzo. Per ottenere l’invalidità civile è necessario sottoporsi ad una visita con la commissione ASL, nella quale devono comparire un medico legale e due medici. Chi ha questo riconoscimento, ha diritto a vari supporti come l’assegno mensile, l’indennità di accompagnamento e la pensione di inabilità.
A definire l’invalidità civile, i suoi diversi gradi e i criteri da rispettare per ottenerla è l’INPS: la valutazione si basa soprattutto sulla capacità lavorativa della persona, espressa in percentuale. Più questa percentuale è alta, maggiore è la riduzione della capacità lavorativa e quindi maggiori sono le agevolazioni e i supporti economici. Di recente, alcune patologie sono state inserite nella lista di quelle che consentono di ottenere l’invalidità civile.
Così avrai l’invalidità fissa al 70%
A seconda della patologia di cui si soffre, si può ottenere una diversa percentuale di invalidità civile e quindi diversi benefici ed agevolazioni. La percentuale è fissa al 70% per chi ha subito un trapianto di polmoni e di cuore (in assenza di complicazioni), la monoplegia di un arto inferiore, l’anchilosi totale del rachide la laringectomia totale. Per molte altre patologie, però, la percentuale di invalidità civile può andare da un minimo di 60% a un massimo di 80%.
Facendo qualche esempio, l’artrite reumatoide ha un range dal 51% all’80%, csì come la spondilite anchilosante. Vanno dal 51% al 70% le aritmie medio-gravi, le vavulopatie di grado medio-severo, la cardiopatia ipertensiva con impegno medio-severo e il trapianto di polmone non complicato, le miopatie con ipostenia distale grado 3 MDRS.
Si può avere un’invalidità civile dal 61% all’80%, invece, se si ha una sindrome mielodisplastica in chemioterapia o trapianto midollare, un disturbo bipolare I o II, una depressione maggiore, una malattia cronica intestinale o una cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva.
Alcune patologie, però, se presenti in coppia permettono di ottenere un’invalidità civile al 70% grazie al calcolo riduzionistico. Alcuni esempi: stenosi esofagea con miocardiopatia, aritmia medio-grave ed epilessia, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva e stenosi irreversibile uditiva monolaterale, artrite reumatoide e piede piatto monolaterale non complicato.