Il mese di gennaio sarà particolarmente importante per i lavoratori, visto che verranno rinnovati diversi contratti collettivi. Tutte le novità in arrivo.
Quelle che stanno arrivando sono settimane cruciali per i lavoratori di tanti settori perché presto vedranno rinnovato il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL). Un momento importante per tutti quelli che aspettavano con ansia dei cambiamenti, con la speranza di poter guadagnare di più grazie alle modifiche. Ma non per tutti sarà così, visto che una parte di essi continuerà a ricevere praticamente lo stesso stipendio di sempre. Le indiscrezioni nel frattempo circolano con insistenza, alcuni dettagli sono già emersi in rete e sui giornali.
Ad esempio è abbastanza certo che i contratti per i dirigenti delle aziende industriali e di altre categorie professionali entreranno in vigore a breve oppure saranno rinnovati con decorrenze simili. Cosa cambierà in sostanza? In parole povere le condizioni lavorative e retributive dovrebbero andare a migliorare, in generale si verificherà un’evoluzione che possa rispondere alle esigenze di recupero salariale e a quelle per una maggiore flessibilità normativa. Insomma, a questo punto non resta altro da fare che attendere per capire quali saranno i miglioramenti.
Tra i settori che saranno interessati da un rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro nel mese di gennaio c’è quello della Logistica e Trasporti – e quindi logistica, trasporto merci e spedizioni – con decorrenza al 1° gennaio 2025 e scadenza fissata al 31 dicembre 2027.
Nell’accordo è previsto un aumento medio di 230 euro per il personale non viaggiante e di 260 euro per il personale viaggiante, questo verrà erogato in quattro rate a partire dalle prossime settimane. Discorso simile per il settore Dirigenti Industria, contratto con decorrenza al 1° gennaio e scadenza al 31 dicembre 2027.
Anche qui le retribuzioni saranno aumentate, il welfare rafforzato e la definizione di dirigente ampliata. E non solo perché è previsto pure un trattamento minimo complessivo di garanzia (TMCG), che sale a 80mila euro nel 2025 e 85mila nel 2026.
Infine, l’Area Comunicazione, con un contratto rinnovato il 18 novembre scorso ma con effetti estesi dal 1° gennaio del 2023 al 31 dicembre del 2026; in questo caso le modifiche hanno riguardato la classificazione del personale e le causali per i contratti a termine.
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