Incertezze economiche e indennità, l’INPS prevede aggiunte di centinaia di euro, tra i 400 e i 500 euro in base alla casistica di riferimento, chi riceve le quote
In un periodo in cui l’incertezza economica si fa sentire, arriva una notizia importante per molti lavoratori: l’INPS ha aggiornato le misure dei contributi e dei requisiti utili a garantire la protezione sociale a migliaia di persone.
La circolare n. 72 del 2 aprile 2025 e la n. 27/2025 dell’INPS, infatti, fanno chiarezza sulle soglie contributive da considerare per l’anno in corso per ottenere le tutele che spaziano dalla maternità alla malattia, dal congedo parentale agli assegni familiari. I versamenti mensili andranno dai 400 ai 540 euro circa, in base al profilo lavorativo.
Ognuno dovrà consultare la tabella per comprendere quali saranno i cambiamenti per la propria casistica, qui riassumiamo nel dettaglio tutte le novità e come interpretare facilmente le cifre per capire cosa aspetta al singolo lavoratore.
Oltre a essere indicativi dei versamenti dovuti per essere in regola con l’INPS, questi importi elencati in tabella nella circolare dell’Istituto previdenziale Italiano rappresentano la soglia minima per accedere a una serie di tutele: congedi, indennità, assegni familiari e altro ancora. Conoscere con precisione quanto versare significa sapere anche a cosa si avrà diritto, e quando. Chi lavora con contratti atipici o in autonomia, senza tutele fisse, deve prestare ancora più attenzione a questi aggiornamenti, perché da essi dipende l’accesso al minimo di protezione sociale.
Si tratta nello specifico di una comunicazione che riguarda direttamente chi lavora come collaboratore, libero professionista o sportivo dilettante. La circolare, infatti, illustra le nuove soglie contributive da considerare per l’anno in corso per tutti coloro che si affidano alla Gestione Separata INPS, ovvero che non sono iscritti ad altre casse previdenziali.
Per quanto riguarda i liberi professionisti che non sono iscritti ad altre casse, la contribuzione mensile necessaria nel 2025 ammonta a 403,11 euro. La stessa cifra vale anche per gli sportivi che operano nell’ambito del dilettantismo. Questi importi sono calcolati tenendo conto dell’aliquota del 26,07%, comprensiva anche della parte che serve a coprire le prestazioni accessorie come malattia, maternità, congedi e via discorrendo.
Per chi lavora come collaboratore coordinato e continuativo, ma non ha altre coperture previdenziali, l’aliquota sale al 33,72% se non è prevista la contribuzione aggiuntiva per la DIS-COLL. In questo caso, il contributo mensile che serve a raggiungere i requisiti di tutela è pari a 521,40 euro. Quando invece è prevista anche la quota DIS-COLL, l’aliquota sale ulteriormente al 35,03%, e l’importo mensile arriva a 541,65 euro. Si tratta della soglia più alta tra tutte quelle previste, giustificata però dalla presenza di una copertura più ampia nel caso di disoccupazione.
Esistono poi casi specifici come quello dei magistrati onorari. Se questi non risultano iscritti ad altra forma di previdenza obbligatoria, la loro aliquota è la stessa di chi ha diritto alla DIS-COLL: 35,03%, con una contribuzione mensile pari a 541,65 euro. Nel caso in cui i magistrati onorari abbiano invece già un’altra copertura previdenziale, l’aliquota si abbassa al 26,03%, con un contributo mensile richiesto di 402,49 euro. Possiamo quindi dire che il valore è vicino a quello dei liberi professionisti.
Un’ultima categoria da tenere presente è quella dei collaboratori del settore sportivo dilettantistico. Anche in questo caso, se non si è assicurati ad altre forme pensionistiche, l’aliquota è pari al 27,03%. Il contributo mensile da prendere come riferimento è di 417,95 euro.
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