Non si è ancora conclusa la stagione della pensione anticipata: a breve è in arrivo “Quota 93” che permetterà ai lavoratori di uscire prima dal mercato del lavoro. Ecco chi potrà richiederla e di cosa si tratta.
La stagione della pensione anticipata prosegue in Italia: il vaglio di nuove misure, infatti, potrebbe permettere a categorie di lavoratori sempre più numerose l’uscita anticipata dal mondo del lavoro. Una delle prime misure del genere ad essere adottata fu Quota 100; se per il 2022 si attende Quota 102, altre misure sono già al vaglio.
Secondo fonti governative, infatti, il Governo è già al lavoro sulla discussione di una nuova misura chiamata “Quota 93” e che, come le altre, non riguarderà tutti i lavoratori ma solo una categoria di essi. Ecco di cosa si tratta e chi riguarderà.
Il Governo è già al lavoro sulla discussione dei particolari di Quota 93, una nuova possibilità di anticipo pensionistico che potrebbe diventare presto realtà. Le pensioni anticipate, infatti, sono una possibilità sempre più diffusa tra gli italiani che, avendone i requisiti, decidono di andare prima in pensione e godersi la vita dopo tanti sacrifici.
LEGGI ANCHE: In pensione con pochi contributi: ecco i casi in cui si può sperare
Anche in questo caso, questa misura non riguarderà tutti i lavoratori, ma solo alcune strette categorie: in particolare, questa volta sarà il turno degli operai edili che, finalmente, potranno godere di questa opzione. In merito, i Partiti hanno chiesto una riduzione degli anni contributivi necessari al pensionamento da 36 a 30.
Dunque, con Quota 93 i lavoratori del settore edile potranno andare in pensione a 63 anni con soli 30 anni di contributi.
Attualmente, in Italia la pensione di vecchiaia è fissata a 67 anni. Anche se il lavoro è usurante senza i requisiti per il pensionamento anticipato si dovrà attendere quell’età. Tuttavia, da poco sono stati riconosciute agli operai edili e a numerose altre categorie di lavoratori con posizioni usuranti diverse agevolazioni.
Essi potranno, infatti, richiedere la pensione anticipata a patto che l’attività usurante sia stata svolta per almeno sette anni negli ultimi dieci anni o per almeno metà dell’intera vita lavorativa.
Per richiederla sarà necessario che tale condizione usurante sia riconosciuta dall’Inps. Il lavoratore dovrà inoltrare una domanda con relativa documentazione e attendere il responso.
In arrivo due piccoli aiuti, ma comunque significativi. Ecco chi potrà usufruire del Bonus bebè…
Perché gli ETF piacciono agli investitori di Titoli di Stato e perché sono così ‘comodi’…
L’INPS chiarisce una volta per tutte la questione riguardante l’indennità di accompagnamento e il ricovero…
Pensioni bassissime: tante delusioni con il calcolatore dell’INPS, puoi fare una stima in anticipo di…
Sbloccate maggiorazioni e arretrati per persone vedove e invalidi: a quanto ammontano le cifre e…
Rimanere aggiornati sulla normativa vigente serve per gestire al meglio i propri affari, e quella…