Pensioni basse come richiedere l’aumento INPS? La svolta in ambito previdenziale piace ai contribuenti, ecco come ottenerlo facilmente.
Mai perdere di vista l’obiettivo di ottimizzazione dei risparmi, perché le pensioni basse sono un problema tutto italiano. L’aumento INPS è garantito, ma bisogna porre in essere la domanda in maniera corretta, altrimenti… addio beneficio! Tra requisiti e condizioni da rispettare, ci sono anche le scadenze a fare da contorno all’accesissima questione. Non è un momento florido dal punto di vista economico, e proprio per questo c’è la possibilità di ottenere una svolta nella propria esistenza. La pensione è una cosa seria, va valutata in maniera opportuna, specialmente se c’è la possibilità di riscatto. Ecco chi può richiedere l’aumento e soprattutto come può farlo.
La questione è abbastanza articolata, perché la pensione dovrebbe essere quell’istituto che meglio si adegua all’andamento inflazionistico. Negli ultimi tempi, è proprio questo tasso a non subire alcuna riduzione. Infatti, aumenta costantemente nel corso del tempo, e pare non trovare una stasi. Condizione ulteriormente complicata dal fatto che la crisi economica abbonda, e la stagnazione non pone condizioni di crescita. Allora, dato che i pensionati sembrano essere quelli più tutelati, com’è possibile che le pensioni sono così basse? È un dato di fatto, non una considerazione da bar.
Si può fare una stima definendo che ciò che si acquistava 5 anni fa con 1000 euro, oggi non è più possibile. Dietro questa drastica situazione ci sono degli assi nella manica chiamati “maggiorazioni ed incentivi” di cui la maggior parte dei pensionati e familiari di questi ultimi, non è a conoscenza. Chi può ottenerli e come?
Pensioni basse risolte con aumento INPS? Tanti soldi e subito, ecco come!
Se l’adeguamento delle pensioni basse al tasso di inflazione non basta, si può richiedere un aumento all’INPS in maniera facile e veloce. È necessario che si rispettino alcuni requisiti, ed è fatta. Infatti, è bene precisare che non tutti possono usufruire delle maggiorazioni sopracitate, perché la questione ha come sfondo aspetti reddituali di un certo peso. Analizzata la propria situazione in base a quanto esplicato di seguito, permette poi di porre in essere la domanda e di ottimizzare il risparmio.
Tra le maggiorazioni più diffuse in riferimento alla pensione c’è la quattordicesima mensilità per le prestazioni che stanno al di sotto del doppio trattamento minimo, e molti la ricevono con il rateo del mese di luglio. Questi sono degli assegni sufficienti per vivere in maniera dignitosa quando la pensione è troppo bassa. Questo però dipende dal reddito, infatti c’è un’altra modalità che permette di incrementare la somma da percepire.
Si tratta della domanda di ricostituzione della pensione. È un intervento che permette di ripristinare la somma liquidata anni prima, evidenziando alcuni elementi non presi in considerazione, ma che invece sono essenziali per il ricalcolo. Generalmente con quest’ultimo strumento si fa riferimento ad una mossa “cuscinetto” che tutela il pensionato che dimentica di fare delle dichiarazioni reddituali, e di conseguenza subisce dei tagli. Nello specifico però può essere anche investito come mezzo per migliorare la prestazione economica.
Infine, altra modalità per ottenere un aumento nel portafoglio della pensione, è quella di fare richiesta di riscatto dopo circa 10 anni, per tutti quei lavoratori che sono stati vittime di terrorismo. Oppure c’è anche una maggiorazione di 4 mesi per figlio per lavoratrici che hanno avuto il primo accredito e prole nel 1996, la quale dura un massimo di 12 mesi.