Pensioni, in arrivo una favolosa opportunità per chi si congeda dal lavoro: imposta ridotta al 7% in caso di trasferimento in alcune Regioni d’Italia. La novità.
Pensioni e Pensionati all’estero. Un fenomeno noto già da anni e che interessa, appunto, coloro che raggiunta l’età pensionabile pensano a come trascorrere in serenità il meritato congedo dal lavoro. Non solo dal punto di vista economico, ma anche di benessere. Dopo anni di fatiche, chi è che non desidera ritirarsi in luoghi paradisiaci, tranquilli, e trascorrere giornate in totale serenità? Ecco perché molti italiani, una volta in pensione, si trasferiscono all’estero. Innanzitutto perché ottengono un immediato beneficio fiscale. In alcuni Paesi, tra cui spicca sicuramente il Portogallo, ma anche la Turchia, Cipro e le Canarie, prendere la residenza significa di fatto ricevere una pensione più congrua. Non tutti, però, hanno il “coraggio” di abbandonare il paese natio, e magari figli e nipoti, solo in nome di un benessere effimero. Ecco che allora lo Stato italiano – finalmente aggiungiamo – potrebbe riuscire a soddisfare anche le esigenze di chi vuole trascorrere il periodo pensionistico in Italia.
Entro la fine del mese dovrebbe essere definitivamente approvato il Decreto Sostegni Ter. Tra le altre cose, in questo decreto, compare una intrigante e accattivante possibilità per i pensionati. In caso di trasferimento e presa di residenza in determinate Regioni, il pensionato agevolerebbe di un taglio dell’Irpef al 7%. Meno che in Portogallo, in pratica, che attua il 10%. La volontà del Governo è quella di incentivare il ripopolamento di alcune aree “disagiate”, soprattutto quelle colpite dal terremoto nel 2016. Stiamo parlando delle Regioni Umbria e Marche, ma anche Lazio e Abruzzo.
In pratica, abitando per buona parte dell’anno in una di queste Regioni, si potrà approfittare dell’imposta sostitutiva particolarmente vantaggiosa. E al tempo stesso non abbandonare il Paese e rimanere vicino ai propri cari. Tra l’altro l’iniziativa non è rivolta solamente ai cittadini italiani ma anche ai pensionati che al momento sono all’estero e che potrebbero cogliere l’occasione di tornare “in patria”. Sono invece esclusi da questa possibilità i pensionati del comparto pubblico. Solo chi ha una pensione da lavoro autonomo o dal settore privato potrà approfittare del benefit.
Per ottenere un reale beneficio economico dal taglio delle imposte, bisogna però avere un reddito almeno superiore ai 15.000€ annui. Al di sotto di questa soglia, infatti, non si risentirebbe in maniera significativa dell’imposta agevolata. Vale la pena comunque rimanere informati e attendere la conferma di questo decreto. La speranza è che questa opzione venga adottata da chi realmente desidera vivere in una delle quattro Regioni sopracitate, perché lo scopo è appunto ridare vita a determinate località. Il rischio, purtroppo, è che qualche “furbetto” possa prendere la residenza in quelle Regioni e poi spostarsi liberamente in altre parti d’Italia, vivendo altrove.
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