Pensioni e ricalcolo, fino a 744€ in più: chi sono i fortunati

Previste maggiorazioni circa il ricalcolo delle pensioni: si potrebbe arrivare a quota 744€ in più circa, ma chi riguarda e di cosa si tratta

Con il ricalcolo delle pensioni, molti pensionati potrebbero ritrovarsi sino a 744€ in più nel 2022: ma di chi si tratta, per quale ragione e cosa c’è da approfondire in tal senso. I dettagli di seguito.

Pensioni e ricalcolo: più ricca fino a 744€ in più: chi sono i fortunati
fonte foto:adobestock

Grazie alla grande riforma del Governo, come viene spiegato da Proiezionidiborsa.it, potrebbero esserci buone notizie per molti pensionati italiani in virtù della riforma dell’IRPEF, che porterà risparmi di tassazione, si legge, e dunque porterebbe un aumento delle pensioni incassati.

Si tratterebbe di aumenti variabili a seconda dello scaglione di reddito in cui l’eventuale soggetto interessato rientrerebbe, con aumenti diversi, dunque, considerando l’impatto sull’assegno pensionistico della nuova IRPEF così come stabilito dalla Legge di Bilancio.

Le stime cui fa cenno Proiezionidiborsa.it nel proprio approfondimento, parlano di un aumento medio che sarebbe di 210 euro; il tutto è basato sulle fasce di reddito e dunque gli scaglioni di imposta. La riforma in questione potrebbe a risparmi ad una fetta di contribuenti, e si legge che dei circa 6,80 miliardi di euro che costa allo stato la rimodulazione Irpef, 2,17 di questi sono destinati ai pensionati, o per spiegare meglio, a coloro che hanno redditi complessivi composti per lo più da pensione.

Pensioni e ricalcolo: i conti e cosa c’è da sapere in relazione a Riforma IRPEF

Quando si parla di pensioni, l’attenzione è sempre molto alta così come la curiosità: non tutti sanno ad esempio in quanti vivono con meno di 1000€ al mese, con numeri che sorprendono.

Rispetto al tema in oggetto, come spiega Il Giornale e come noto è entrata in vigore la rimodulazione dei diversi scaglioni di reddito IRPEF, che sono passati da 5 a 4. Fino a dicembre, gli scaglioni vigenti sin dal 2007 erano divisi in tal modo: sino a 15mila euro – aliquota al 23%; da 15.000,01 a 28 mila – aliquota al 27%; da 28.000,01 a 55 mila – aliquota al 38%; da 55.000,01 a 75 mila – aliquota al 41%; oltre i 75 mila euro – aliquota al 43%.

Per quanto concerne invece le nuove aliquote in vigore dal 1° gennaio 2022, in concomitanza confla legge di bilancio, la divisione prevede:

  • fino a 15.000 euro il 23%
  • oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro il 25%
  • oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro il 35%
  • oltre 50.000 euro i 43%

In virtù delle nuove aliquote, molti pensionati avranno una tassazione minore circa l’assegno, anche se la prima fascia non è cambiata, ma stando ai dati condivisi dal MEF nel corso di una adozione del 16 marzo scorso, anche i redditi sono a 15mila€ dovrebbero beneficiare all’incirca di 177€ in più all’anno rispetto ad una media complessiva, come detto, di circa 210 euro.

Il Giornale spiega anche che alcuni avranno diritto ad una detrazione ulteriore pari ad euro 50. A fine marzo, poi, scatteranno le perequazioni, ovvero sia quegli altri aumenti degli assegni previdenziali per adeguare gli assegni della pensione al costo della vita, ovvero all’inflazione. La rivoluzione prevista da INPS è pari, quest’anno, a 1,7%.

Il Giornale si sofferma sui calcoli e spiega che per pensioni che compongono redditi compresi tra 15.001 e 28 mila euro, il beneficio medio sarebbe all’incirca di 167€; si arriverebbe poi sino a 308€ rispetto alla fascia 28.001 – 50 mila, e 495€ per la fascia 55.001 – 75 mila euro.

Pensioni e ricalcolo: alcuni dettagli e numeri

Per quel che concerne le pensioni più alte maggiori di 75 mila, il beneficio medio annuo sarebbe all’incirca di 270€. Il Giornale inoltre sottolinea che, a seconda se alla formazione del reddito complessivo concorrono 1 o più diritti di pensione, spetta una detrazione dall’imposta lorda pari a: €1955 – con reddito non maggiore di 8500€; €700 con reddito complessivo superiore a 8500€ ma non a 28mila; €700 se il reddito complessivo è maggiore di 28 mila ma non va oltre i 50mila.

Proiezionidiborsa.it spiega che il maggior risparmio riguarderebbe coloro che fanno parte della fascia 50 mila – 55 mila, il cui risparmio di imposta sarebbe nell’ordine, in media, di €744.

Ad ogni modo e al di là di tutto è bene ed opportuno approfondire questi ed altri temi mediante un confronto con esperti del campo e professionisti del settore, così da chiarire ogni eventuale dubbio, informarsi sui dettagli e su tutti gli aspetti importanti al riguardo.

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