Hai mai pensato che la tua pensione potrebbe aumentare senza fare nulla? Grazie alla rimodulazione dell’IRPEF, molti pensionati potrebbero vedere un incremento nel loro assegno mensile. Ma chi ne beneficerà davvero?
Linda e Raffaele, una coppia di pensionati, si sono informati e hanno scoperto come questa riforma potrebbe influenzare il loro reddito. Vediamo insieme cosa cambia e quali saranno i reali vantaggi.
Linda e Raffaele vivono a Salerno e, come tanti altri pensionati, cercano di far quadrare i conti ogni mese. Con le nuove modifiche all’IRPEF, si sono chiesti se anche loro avrebbero avuto qualche vantaggio economico. Non si tratta solo di numeri e aliquote, ma di soldi reali che potrebbero finire direttamente nelle loro tasche. Per capire l’impatto, bisogna partire dalle recenti riforme fiscali.
Nel dicembre 2023, con l’approvazione del decreto legislativo n. 216/2023, il governo ha deciso di ridurre gli scaglioni dell’IRPEF da quattro a tre. Ecco come sono stati ridefiniti:
Fino a 28.000 euro: aliquota del 23%
Da 28.000 a 50.000 euro: aliquota del 35%
Oltre 50.000 euro: aliquota del 43%
Cosa significa tutto questo per Linda e Raffaele? La loro pensione complessiva ammonta a 30.000 euro l’anno. Prima della riforma, il reddito compreso tra 15.000 e 28.000 euro era tassato al 25%, ora è sceso al 23%. Questo significa che su questa porzione di reddito pagano il 2% in meno di tasse, con un risparmio di circa 260 euro all’anno. Non una cifra enorme, ma comunque un aiuto concreto.
Le buone notizie non finiscono qui. Il governo sta studiando una nuova modifica dell’IRPEF che potrebbe abbassare ulteriormente la tassazione per chi si trova nella fascia 28.000 – 50.000 euro. L’idea è di ridurre l’aliquota dal 35% al 33%, il che si tradurrebbe in un ulteriore vantaggio economico.
Per Linda e Raffaele, che guadagnano 30.000 euro all’anno, questo significa che i 2.000 euro eccedenti i 28.000 saranno tassati al 33% invece che al 35%, portando a un risparmio aggiuntivo di 40 euro all’anno. Inoltre, c’è l’ipotesi di estendere il limite superiore dello scaglione da 50.000 a 60.000 euro, aumentando così i benefici per chi ha redditi più alti.
Se queste modifiche diventeranno definitive, i pensionati con redditi sopra i 28.000 euro avranno un vantaggio tangibile. Tuttavia, chi ha pensioni più basse non noterà cambiamenti significativi. Per questo è sempre utile informarsi e valutare la propria situazione fiscale con un esperto.
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