Pensioni e maggiorazioni sociali: come averle, importi, limiti e come funziona

Cosa sono, come funzionano e come avere le maggiorazioni sociali sulle pensioni: importi, limiti di reddito ed aspetti da sapere

Chi può richiedere le maggiorazioni sociali sulle pensione, come averle, quali limiti di reddito e quali importi: questi ed altri aspetti da conoscere al riguardo, a seguire.

euro
Adobe Stock

Nel momento in cui gli importi delle pensioni fossero bassi, vi è la possibilità di richiedere le maggiorazione sociali da parte dei cittadini, così  da aumentare il trattamento di pensione base. Si tratta di elementi i quali sono utili al fine di agevolare i cittadini con pensioni basse ed è possibile fare una distinzione in due gruppi, quella che arriva mese per mese con la pensione e la 14°, il cui arrivo si lega ad una volta all’anno ed in una sola soluzione.

A parlarne nel relativo approfondimento è TheWam.net, il quale spiega che fra le maggiorazioni in questione potrebbe anche rientrarvi l’integrazione al trattamento minimo, ovvero sia ciò che permette l’integrazione dell’assegno sino al raggiungimento della quota minima stabilita per legge.

Ma cos’è la maggiorazione sociale? Si tratta di qualcosa anzitutto che non riguarda soltanto il trattamento previdenziale, ma anche quello assistenziale, come nel caso dell’assegno sociale e le provvidenza economiche. La cui corrispondenza riguarda invalidi civili. Così come ciechi civili ed i soggetti sordi.

Altro aspetto da sottolineare si lega al affatto che tale maggiorazioni sociale va ad applicarsi sugli importi base della pensione che spetta, al di di là, eventualmente, dell’integrazione al trattamento minimo. Ad averne diritto poi è chi ha quantomeno sessant’anni, che è titolare di prestazione a carico dell’AGO. Di forme esclusive/sostitutive dell’assicurazione. Ed il lavoratore autonomo che è iscritto alla gestione speciali.

È concesso in misura tale da far si che non si vadano a superare i limiti di reddito stabiliti ciascun anno per legge. Ma quali sono i requisiti a cui prestare attenzione e da sapere?

Pensioni, Maggiorazioni sociali: chi ne ha diritto e come avervi accesso

Sono vari e diversi gli aspetti che si legano ad elementi economici che possono suscitare interesse e destare attenzione, come nel caso dei diritti inespressi e della richiesta di aumento che non tutti conoscono, i casi ed i dettagli da sapere.

Rispetto al punto in questione, in merito ai requisiti che vanno rispettati per averne accesso, come si legge dall’approfondimento di TheWam.net, stando all’articolo 1 legge 544/1988, la quale disciplina le maggiorazioni sociali in ottica pensione, queste spettano qualora sussistano le condizioni previste, ai titolai della pensione a carico dell’assicur. generale obbligatoria in merito ad invalidità. Così come vecchiaia, e superstiti dei lavoratori dipendenti. Poi si legge della gestione sociale per quanto attiene i lavoratori delle miniere, così come cave e torbiere. E ancora delle gestioni circa i contributi e prestazioni previdenziali riguardo i coltivatori diretti. E ancora mezzadri, coloni, di artigiani ed esercenti attività di commercio. E ancora delle forme esclusiva e sostitutive dell’assicur. generale obbligatoria.

In sostanza, spetta ai lavoratori dipendenti. Tanto del pubblico quanto del privato. E agli autonomi, ad eccezione di coloro la cui iscrizione riguarda la gestione separata, i quali abbiano la titolarità di prestazione previdenziale a carico delle gestioni in presenza indicate.

Le maggiorazioni sociali vedono l’applicazione riguardo le pensioni dirette al di là dell’integrazione al trattamento minimo. Tranne qualora si vadano a superare i limiti reddituali.

Maggiorazione sociale: limiti reddituali, questione importi e come chiederle

Come si può leggere su TheWam.net, viene spiegato che via via nel tempo vi è stata un po’ di confusione creata dalla normativa, in merito ad importi legati a maggiorazioni sociali su pensioni. Si legge che vi è stato un incremento di volta in volta, in merito alla somma del trattamento di pensione in base all’età.

Il provvedimento più recente, data gennaio2008, ha visto l’incremento tale da poter arrivare, nel complesso, ad una cifra pari a 580€ mensili.

In tutti i modi, i vari provvedimenti arrivano nel corso del tempo, hanno portato a questi risultati, dal punto di vista degli importi, e si legge. Per chi ha un’età tra sessanta e sessantaquattro anni, l’importo della maggiorazione è pari a 25,83€. A seguire, tra sessantacinque e sessantanove – si arriva a 82,64€. Per soggetti con quantomeno settant’anni di età – 136,44€. Il quale cala poi a 124,44€ qualora si fosse titolare di 14°mensilità.

Il limite – viene spiegato – circa l’età, si può comunque ridotte, sino ad arrivare a sessantacinque anni, in misura di 1anno di età ciascun 5anni di contribuzione. Ed è possibile l’ottenimento della riduzione di 1anno anche soltanto con 2anni e mezzo di contribuzione.

Bisogna poi considerare che gli importi in questione sono fissi ed esenti da IRPEF. E non come quelli delle pensioni che vedono aumenti in base alla perequazione. In merito ai limiti reddituali, è bene tener presente che occorre che l’eventuale soggetto sia sotto una determinata soglia. Si tratta di un requisito fondamentale.

Nel dettaglio, il soggetto dovrà avere un reddito personale annuo non maggiore del valore del trattamento minimo INPS. Il quale, per l’anno in corso, è di 524,35€ al mese. 6.816,42€ all’anno.  In merito al soggetto coniugato, si richiede anche che il reddito coniugale non sia superiore all’importo circa il trattamento minimo integrato per quanto attiene l’assegno sociale. Dunque in totale 12.901,72€ all’anno.

In merito all’ottenimento di tali importanti elementi, nel rispetto dei requisii e delle condizioni previste, bisogna sapere che non vi è un arrivo in automatico sulla pensione, ma occorre la prestazione di una specifica domanda sul portale di INPS. Si può inoltrare anche in contemporanea con quella di pensione. O anche dopo. E va prestata anche una dichiarazione dei redditi percepiti nel coso dell’anno. Pur se presunti.

Maggiorazioni sociali e questione 14°

Per quanto concerne la quattordicesima, diversamente dalla maggiorazione sociale, questa non arriva mese per mese, ma l’erogazione avviene automaticamente a coloro che ne hanno diritto una sola volta nel corso dell’anno. Di solito nel mese di luglio insieme al cedolino.

Per quanto riguarda gli importi, per fare un esempio, anche quello legato alla 14° si lega al reddito complessivo personale del soggetto, sebbene non sia l’unico elemento ad avere un peso sulle cifre. Dal momento che cambia anche in base alla gestione di riferimento. Questi alcuni dettagli al riguardo. Tuttavia è bene ed opportuno informarsi ed approfondire temi ed elementi, anche confrontandosi con esperti del campo e professionisti del settore, per saperne di più e avere eventuali chiarimenti circa dubbi.

Gestione cookie