La nota diffusa dall’Osservatorio dell’Inps parla chiaro. L’importo delle pensioni è aumentato rispetto allo scorso anno, ora è ufficiale.
Un report dettagliato quello diffuso dall’Osservatorio dell’Inps, impegnato in tempi recenti ad approfondire il tema pensioni. Secondo quanto rivelato nel comunicato pubblicato poco fa, le pratiche riguardanti la gestione dei dipendenti pubblici – per un bacino complessivo di 3.137.572 soggetti – sono in aumento dello 0,9% rispetto allo scorso anno. Nello specifico, si tratterebbe per il 58,9% di pensioni di anzianità o anticipate, per un’erogazione totale annua di 58.321 milioni di euro.
Per il resto, il 14,6% sono pensioni di vecchiaia – importo complessivo annuo di 15,047 milioni di euro -, 6,3% pensioni di invalidità e il 20,2% pensioni concesse ai superstiti di attivo e di pensionato. In generale, fanno sapere dall’Inps, è superiore in ogni categoria – tranne per quella delle pensioni di inabilità – la presenza femminile. Dando un’occhiata ai dati, comunque, i più possono gioire perché l’importo medio è cresciuto di ben 147 euro se confrontato con quello del 2023.
La spesa previdenziale sta seguendo un andamento crescente, a rivelarlo è l’Osservatorio dell’Inps che, solo pochi mesi fa, ha svelato come sia stata superata ampiamente la soglia dei 90 miliardi di euro. Parliamo di un aumento del 8,2% in un anno, visto che il costo si era attestato sugli 83.318 miliardi di euro nei mesi addietro. Al 1° gennaio, tra l’altro, si registra un importo medio per gli assegni di 2.209,70 euro ovvero 147 euro in più se paragoniamo i numeri con quelli del 2023.
Rimane ampio e netto, invece, il divario tra le diverse zone d’Italia, raggruppate per comodità in tre macroaree: Nord, Centro e Sud. Nel settentrione il 41% del totale delle prestazioni, seguono le regioni meridionali (e le isole) con il 36,5% e chiudono quelle centrali con il 23,6%. A contendersi il primo posto in classifica per il numero più alto di pensioni pubbliche sono, poi, il Lazio e La Lombardia, che rappresentano rispettivamente l’11,2% e l’11,9%.
Nel report pubblicato di recente dall’Inps, ci si concentra anche sull’entità delle pensioni liquidate agli statali cessati dal servizio nel corso del 2023. Nello specifico si legge come le prestazioni concesse risultino inferiori a quelle del 2022 del 9,8%, in calo da 151.208 a 136.418. Pure in questo caso, però, si rileva un aumento degli importi: si è passati infatti da 2.001.87 a 2.083 euro.
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