Sul tema pensioni, vi è attenzione sugli importi medi in calo e sul trend dei prossimi anni: i dettagli e cosa c’è da sapere al riguardo
È sempre, comprensibilmente, un tema che cattura l’attenzione e desta grande interesse, quello inerente le pensioni, di cui si parla in relazione agli importi medi che risulterebbero essere in calo e al trend che si avrà da qui ai prossimi anni: il punto anche sulle rendite pagate nel 2021, ecco di seguito i dettagli.
Argomento dunque importante, quello inerente alla pensione, che porta con sé molte domande, curiosità e può essere approfondito a diversi livelli, come nel caso di quanto si può leggere su Investireoggi.it, che spiega che l’importo medio delle pensioni nel 2021 sarebbe in calo, con le rendite liquidate l’anno scorso rispetto a quello precedente, che sono risultate minori, il -6%, sia nel numero che nella sostanza.
Questo, quanto si può leggere e viene spiegato, laddove i pensionati italiani hanno, in media, percepito 1.203 euro, una cifra minore se paragonata al 2019, ovvero 1.237 euro. Non una grande differenza tra le due cifre, ma nel caso in cui il confronto venga allargato, per quanto riguarda il tempo preso come oggetto di raffronto, il trend risulta essere negativo da tempo.
La deduzione che dunque si legge in tal senso su Investireoggi.it è che il potere d’acquisto si starebbe indebolendo.
Sul tema pensioni, come sopra accennato, sono diversi gli spunti e gli argomenti che a diverso livello risultano essere di interesse, come per coloro che si chiedono le date di arrivo per quel che concerne aprile, con un dettaglio da sapere.
Rispetto al tema in oggetto invece e gli importi medi, Investireoggi.it spiega anche a snocciolare le cifre è INPS nel rapporto annuale circa i flussi di pensionamento: Si legge che a proposito delle nuove pensioni 2021, per quanto riguarda gli uominil’importo medio inerente l’assegno si attesta su 1.442 euro, mentre per le donne si attesta su 1.014 euro.
Un divario, quello tra uomini e donne, cui avrebbe contribuito in particolare Opzione Donna, poiché le pensioni liquidate mediante tale sistema sarebbero in media inferiori a 1000 euro al mese, e dunque fanno abbassare la media.
A diminuire sarebbero anche le rendite ai superstiti, con un -10,61%, e quelle di invalidità, con un -5%; un terzo dei trattamenti liquidati è costituto, si legge ancora, da pensioni anticipate, il cui numero è del 44% in confronto a quelle di vecchiaia, sia nel 2021 che nel 2021. Rispetto alle pensioni di vecchiaia decorrenti, va registrato un importo medio di 864 euro; rispetto a quelle anticipate, si segnano invece 1.994 euro. 768 euro quelle ai superstiti, 793 invece quelle di invalidità.
La ragione legata al calo delle rendite, anche se l’aumento dell’età pensionabili dovrebbe contribuire ad un aumento, risiederebbe nel sistema di calcolo della rendita, si legge su Investireoggi.it. Per quanto riguarda le pensioni, la maggior parte di queste vengono liquidate mediante il sistema di calcolo misto, quindi in parte retributivo, in relazione ai contributi versati prima del 1996, e in parte contributivo, per i contributi versati dopo quell’anno.
E anno dopo anno, il peso del calcolo va sempre più nella direzione di quella contributiva, con un calo progressivo ano dopo anno degli importi medi. Si legge che nel 2035, quando il sistema contributivo sarà entrato a regime, le rendite avrebbero importi medi ancora minori.
Per chi volesse dare un’occhiata, qui un focus sulla pensione con sistema misto e 38 anni di contributi: esempio e possibili importi.
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