Pensioni, ci sono 5 trucchi da tenere presenti, per non perdere denaro sull’assegno mensile. Come funziona nello specifico
Quando arriva il momento di andare in pensione, comincia la fatidica fase in cui si calcoleranno i contributi versati, e si valuteranno le varie finestre di uscita.
Dopo una vita trascorsa a lavorare, è normale che si desideri chiudere la carriera raccogliendo quanto più possibile da ciò che si è seminato. Si può definire un giusto compenso, per il lavoro svolto nel tempo.
Ed è così che giunti a una certa età, si iniziano a raccogliere le prime info sulle varie soluzioni per avere una pensione di un certo tipo, o quantomeno riuscire a integrarla in un modo adeguato.
Ecco alcune dritte importanti che danno un’idea di come regolarsi, tra le varie possibilità a disposizione.
Quando ci si prepara ad andare in pensione, pianificare quello che sarà il proprio futuro è essenziale. In questo contesto, nulla andrebbe lasciato al caso.
Partiamo dalla pensione anticipata contributiva. A partire da quest’anno, i lavoratori che hanno cominciato a mettere da parte contributi dal 1996, possono ritirarsi a 64 anni, con 25 anni di versamenti. Si possono anche inserire rendite da previdenza complementare, in modo da ottenere quantomeno il minimo dell’assegno di pensione.
Altra soluzione da non ignorare è l’Opzione Donna, che richiede 35 anni di versamenti e 61 anni. Si tratta di una misura che permette sì di accedere prima al trattamento pensionistico, ma la cifra dell’assegno sarà computata solo su base contributiva. Chi è madre, può avere uno sconto in base al numero di figli avuti.
Quando si perde un parente stretto, i familiari superstiti possono accedere alla pensione di reversibilità. Si tratta di un’opzione su cui prendere info, in modo da far valere i propri diritti. Con la nuova Manovra 2025, sono state prolungate Finestre Mobili per accedere al trattamento pensionistico, e cioè 7 mesi per chi lavora in ambito privato, 9 per chi è nel pubblico.
Le pensioni minime, quest’anno, vedranno un aumento, e ci si può rivolgere a professionisti, per valutare se sia possibile ottenere una perequazione aggiuntiva. Chi percepisce una pensione bassa, potrebbe servirsi di questo strumento per integrare le proprie risorse economiche.
L’esecutivo ha messo in campo dei bonus per chi decide di continuare a lavorare anche dopo essere giunto all’età pensionabile. Potrebbe, in effetti, essere un ulteriore supporto economico.
Quando entrano in gioco criptovalute emesse direttamente dalle banche centrali i profani si stupiscono, ma…
Apertura in positivo per le borse europee, continuano le montagne russe generate dalle dichiarazioni del…
Ti sei mai chiesto come le recenti modifiche all'Assegno di Inclusione possano influenzare la tua…
UniCredit aumenta la partecipazione in Generali, l’obiettivo è salire fino al 5%. Investitori e trader…
Ci sono alcune coppie che si ritrovano a divergere anche in merito all'Assegno Unico. Di…
Hedging: che cos'è, quando va usato e quando no, e quali sono i costi da…