Pensioni: gravi differenze di cifre con i colleghi a parità di anni, cosa succede

Le pensioni provocano sempre il batticuore, specie davanti gravi differenze di cifre: perché due colleghi percepiscono un trattamento differente?

Il mondo previdenziale regala sempre attimi di adrenalina, specie per chi si appresta a chiudere per sempre la “serranda” della propria carriera lavorativa. Chiudere i battenti non è solo difficile a livello emotivo per qualcuno, può diventarlo anche sul fronte del trattamento subito. Le pensioni possono aver gravi differenze di cifre anche tra colleghi con stessi anni maturati. Analisi normativa e procedure.

anziano controlla tablet
Pensioni: gravi differenze di cifre con i colleghi a parità di anni, cosa succede-Trading.it

Non è proprio corretto parlare di “ingiustizie”, perché se si esaurisce quanto predisposto per legge, allora, “giustizie è stata fatta”. Il punto è che esistono varie tipologie di norme che integrano la questione, ed alcune fanno capo a qualcosa che è difficilmente quantificabile perché ha a che fare con l’essere umano. Si tratta dell’impegno che ognuno ha riversato nella propria carriera, ma che non sempre viene corrisposto economicamente con un trattamento degno. Morale della favola? Non c’è una morale che possa giustificare quanto subito.

Ci sono dei parametri per determinare ciò, ma com’è possibile che due colleghi con gli stessi anni di contributi maturati, subiscano un trattamento con cifre cosi evidenti? Le differenze nelle pensioni ci sono, eccome! Ma per quale ragione? Il sistema retributivo e contributivo c’entrano, ma non solo il loro “mix”, c’è ben altro da attenzionare.

Gravi differenze di cifre con le pensioni? Risolto enigma tanto discusso

Nel confronto tra pensioni è possibile riscontrare delle gravi differenze di cifre, condizione evidente anche agli occhi di un inesperto. Come già accennato, i due sistemi, quello retributivo e il contributivo determinano la questione, ma non solo loro. Nel secondo calcolo è previsto anche il coefficiente di trasformazione e l’età del soggetto da pensionare. Ma se si trattasse di una situazione molto simile, allora quali sono i motivi delle diverse somme?

banconote euro sparse
Gravi differenze di cifre con le pensioni? Risolto enigma tanto discusso- Trading.it

Ecco che entra in gioco un esempio che chiarifica ogni aspetto. Trattando il caso di due colleghi che accedono al sistema previdenziale con lo stesso numero di contributi nel 2028, unica differenza è che uno ha 61 anni e l’altro 64. Nel calcolo finale traspare che il secondo ha una pensione maggiore di quasi 300 euro rispetto al primo. Perché? Sembra un problema elementare, ma non è così scontato.

L’età è un fattore importante, varia da settore a settore e da anno di pensionamento, ma senza dubbio in questo caso è più conveniente andare dopo in pensione. Questo perché entra in gioco il coefficiente di trasformazione che si applica al montante contributivo per determinare quanto spetta a soggetto, e qui è più vantaggioso. Quindi, anche solo per questo aspetto a parità di anni di contributivi, non si ha lo stesso trattamento.

Anche il tempo è una variabile essenziale. Infatti, prima si è iniziato a lavorare, maggiore sarà l’ammontare finale. È importante anche la retribuzione al momento della cessazione del rapporto di lavoro, perché se l’anzianità contributiva è più alta, è possibile che ci sia uno stipendio più alto e una quota retributiva superiore.

Persino se si lavora sotto lo stesso superiore, ci possono essere divergenze in questo tema, e ciò dipende dall’inquadramento e dal livello del lavoratore. Più alta è la retribuzione, maggiori sono i contributi e l’assegno. Senza dimenticare gli straordinari svolti, pure per questi si versano contributi.

Da qui cosa discerne? Che per quanto due situazioni possano sembrare “simili”, non saranno “mai uguali”. Perché ci sono così tante variabili che è impossibile che due soggetti detengano la stessa pensione, e di conseguenza lo stesso trattamento.

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