Pensioni, se si vuole avere di più è importante eseguire delle verifiche da non ignorare. Scopriamo insieme quali
Andare in pensione è un traguardo a cui aspirano in molti, e alcuni, più di altri, sperano che avvenga il prima possibile. Soprattutto se ci si è spesi tanto durante la propria carriera lavorativa, il tempo di riposare è un desiderio che si fa sempre più spazio nella mente.
Ma quando arriva il momento, i lavoratori devono eseguire una serie di controlli che hanno a che fare con il trattamento pensionistico. Spesso il lavoratore lascia che sia il patronato a occuparsi della questione, ma si tratta della sua pensione, e tutto ciò che concerne quest’ambito ha un certo rilievo.
Anche perché, se si vuole ottenere qualcosa in più, è bene seguire la pratica passo dopo passo. Ma vediamo meglio quali sono i dettagli da tenere in considerazione quando ci si avvicina al momento della pensione.
Pensioni, cosa verificare assolutamente per avere di più
Con l’avvicinarsi della pensione, ci sono delle verifiche che sarebbe opportuno fare, in moda da essere consapevoli di ciò che vi aspetta.
In particolare, per chi vorrebbe la pensione anticipata, bisogna dare un’occhiata al proprio estratto conto contributivo. Sul sito dell’INPS è possibile farne il download, e poi richiedere, sempre al suddetto ente, l’ECO-CERT. Quest’ultimo è quello definitivo, che l’INPS possiede, col nome del lavoratore.
Dopo aver preso visione dell’estratto conto contributivo, è bene valutare tutte le possibili misure per andare in pensione. Inoltre, se ci si rende conto che il primo contributo è stato versato dopo il 31 dicembre 1995, il lavoratore potrebbe ottenere la pensione anticipata.
C’è anche un altro dettaglio a cui fare caso. Ad esempio, ci sono lavoratori che pensano che ogni tipo di contributo previdenziale sia utile per il proprio trattamento pensionistico. In realtà, ci sarebbero dei contributi che potrebbero penalizzarlo.
È di esempio il lavorare, negli ultimi anni di impiego, part-time, oppure essere in disoccupazione. In questo contesto, il compenso subisce un calo, e così anche la contribuzione. Gli ultimi anni di lavoro, sottopagati, vanno a creare una penalizzazione, quando giunge il momento del computo pensionistico.
Questi contributi possono essere sterilizzati, esclusi dal calcolo della pensione. Tale pratica, può essere attuata solo sugli ultimi 5 anni di lavoro e contributivi. È importante tenerlo a mente, per non crearsi difficoltà.