Se sei un pensionato e vivi all’estero, occhio a questo documento, si rischia la pensione

Le pensioni per chi vive all’estero sono pagate da Citibank per conto dell’istituto di previdenza. Questo istituto di credito avrà però anche un ruolo nella seconda fase dell’accertamento esistenza in vita dei pensionati. 

Novità Inps per quanto riguarda le attività legate al cosiddetto accertamento dell’esistenza in vita.

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Infatti un documento ad hoc dell’istituto di previdenza, il messaggio n. 3286 di quest’anno, spiega che l’ente citato è pronto a far partire le pratiche apposite, per quanto riguarda i pensionati che vivono e hanno residenza in un paese del continente europeo (con esclusione dei paesi dell’est Europa e quelli della Scandinavia) – ma anche in Africa o in Oceania.

Si tratta della seconda fase dell’accertamento in vita, poiché la prima ha riguardato i residenti nel continente americano, Asia, Estremo Oriente, Scandinavia, paesi dell’Est Europa e Stati limitrofi.

Data di riferimento è il prossimo 14 settembre: il prossimo mercoledì infatti l’istituto farà partire gli iter in oggetto e le pratiche per i pensionati residenti in un paese straniero. Tempi relativamente ridotti per completare tutto il programma di accertamento, in quanto in base alle regole vigenti – l’attività dovrà aver termine entro il 12 gennaio dell’anno prossimo.

Stante l’importanza della procedura e il gran numero di soggetti coinvolti nelle verifiche dell’esistenza in vita, diamo di seguito qualche ulteriore dettaglio in proposito.

Accertamento dell’esistenza in vita e pensioni all’estero: di che si tratta?

Come chiaramente indicato nel sito web dell’Inps, al fine di garantire la regolarità dei versamenti delle pensioni, l’istituto di credito che si occupa del loro pagamento in una paese straniero, compie annualmente l’accertamento dell’esistenza in vita di coloro che hanno maturato i requisiti per la pensione e la ricevono al di fuori dei confini italiani.

Inps sottolinea che concretamente la fase di accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati all’estero è opera di Citibank, ovvero la banca che compie i pagamenti esteri per conto dell’istituto di previdenza.

E’ agevolmente comprensibile la finalità di queste verifiche. L’accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati all’estero mira infatti a:

  • garantire la correttezza dei versamenti pensionistici;
  • evitare il pagamento di prestazioni indebite, ovvero per le quali non si ha più il relativo diritto.

Di fatto l’accertamento è svolto con vari metodi e sistemi che, usati in maniera coordinata tra loro, assicurano l’efficacia dell’accertamento e permettono al contempo di limitare i possibili disagi ai pensionati che vivono fuori Italia.

Pensioni Inps e accertamento esistenza in vita: come funziona l’iter

Lo abbiamo accennato in apertura: la seconda fase dell’accertamento dell’esistenza in vita 2022/2023 dei pensionati residenti all’estero è vicina al via ufficiale. La conferma nel messaggio Inps n. 3286/2022, in cui l’ente della previdenza spiega che le operazioni di controllo e verifica coinvolgeranno dal metà settembre tutti i pensionati che hanno residenza nei territori sopra menzionati.

Ribadiamo che in concreto l’iter di accertamento è compito di Citibank, ovvero l’istituto di credito che svolge i pagamenti al di fuori del territorio del nostro paese per conto dell’Istituto di previdenza. Scopo è escludere il pagamento di prestazioni a soggetti nel frattempo deceduti.

Il procedimento prevede che l’istituto di previdenza, grazie a CitiBank:

  • disponga l’invio dal 14 settembre 2022 di un modulo ad hoc,
  • che i pensionati residenti in un paese straniero dovranno redigere e far controfirmare da un testimone cd. accettabile. Può esserlo un operatore di patronato, ad esempio.

Una volta compiute queste formalità, il pensionato interessato dovrà spedire il modulo via posta ordinaria a Citibank entro il 12 gennaio del prossimo anno. E dunque sarà Citibank ad occuparsi della spedizione delle richieste di attestazione dell’esistenza in vita, da riconsegnare all’istituto di credito entro la data predetta da parte dei titolari di pensioni all’estero.

Pensioni, ulteriori utili indicazioni nel recente messaggio Inps sull’accertamento esistenza in vita

Inoltre nel messaggio Inps n. 3286 si indica che:

  • laddove l’attestazione dell’esistenza in vita per le pensioni non sia prodotta, il versamento della rata di febbraio 2023, se possibile, sarà fatto in denaro contante alle agenzie Western Union dello Stato di residenza;
  • mentre in ipotesi di mancata riscossione personale o esibizione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 febbraio del prossimo anno, il versamento del trattamento pensionistico sarà oggetto di sospensione dalla rata di marzo 2023.

In altre parole, l’ultimo termine prima della sospensione del versamento del denaro previsto è il 19 febbraio 2023. Perciò chi non rispetta la data di gennaio, incasserà la pensione di febbraio 2023 in contanti presso le agenzie Western Union del luogo di residenza – riscuotendola così di persona al fine di evitare la sospensione.

Ricordiamo infine che la prova dell’esistenza in vita può essere data tramite portale web (e partecipazione di un testimone accettabile), riscossione personale presso gli sportelli Western Unione oppure in modalità cartacea, spedendo il modulo ad hoc, per l’attestazione dell’esistenza in vita alla casella postale PO Box 4873, Worthing BN99 3BG, United Kingdom.

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