Qualche beffa, ma tanti danni per Pensioni e Naspi che subiscono un violento taglio dall’INPS. C’è chi non ci sta, e si difende così.
L’ennesimo taglio su Pensioni e Naspi non è certo quello che molti cittadini si sarebbero aspettati dall’INPS, ma gli ultimi aggiornamenti parlano chiaro. Le dichiarazioni effettuate non sembrano far emergere “positività”, ma ci sono diversi dettagli da analizzare proprio per non perdere il punto della situazione. Alcune di queste apparenti piccolezze, stanno già causando il caos.

Taglio su Pensioni e Naspi, cosa afferma l’INPS? Di certo, sono tanti i cittadini che affermano che “con le chiacchiere non si mangia”, e non si stanno riferendo al dolce tipico del periodo Carnevalesco. A “Carnevale ogni scherzo vale”, ma per le persone non è il momento di scherzare, ma di fare chiarimenti su aspetti che stanno sempre più mettendo in crisi la società di oggi.
La pronuncia dell’INPS però non sembra essere soggetta a modifiche, come anche disoccupati e pensionati appaiono ormai essere destinati ad accettare le nuove regole. Ma come verranno applicate?
Il feroce taglio INPS di Pensioni e Naspi: troppi dettagli che non vanno!
Nuove regole che comportano un taglio di Pensioni e Naspi da parte dell’INPS, e la contestazione maggiore è riferita al fatto che le persone non riescono a trovare le risorse per… sopravvivere! Come si può senza stipendio e aiuto alcuno arrivare a fine mese? La maniera di gestire le detrazioni fiscali, cambia drasticamente, e condiziona il portafoglio del risparmio.

Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025 le nuove regole sulle detrazioni fiscali nel 2025 riducono fortemente le prestazioni da conseguire a pensionati e disoccupati. Come se non bastasse, anche chi ha familiari e figli a carico non verrà risparmiato. Sono proprio i detentori di queste fragilità a vedersela peggio. Si andrà a colpire anche chi non ha cittadinanza italiana.
Se fino al 2024 le detrazioni erano garantite per figli con 21 anni, indipendentemente dall’età successiva, da quest’anno verranno applicate solo per prole che non ha superato 30 anni. Il massimo detraibile è di 950 euro a figlio. C’è la sola eccezione della disabilità certificata con Legge 104 del 1992, per cui la detrazione va confermata anche per i figli ultra 30enni. In ogni caso, che si tratti di biologici, adottivi, o nati fuori da matrimonio, non importa, queste sono le regole che valgono a prescindere da questa identificazione.
C’è un’ulteriore grossa modifica, quella dell’art. 12 TUIR che riguarda gli altri familiari. Sorelle, generi, nuore, coniuge separato e fratelli, ci sono grosse limitazioni. Si può ottenere una detrazione di 750 euro solo per genitori o nonni, gli altri diventano grandi esclusi dalle agevolazioni in questione.
Inoltre, chi ha figli residenti all’Estero, in Italia non vanterà di detrazioni fiscali per loro. Questo nonostante si tratti di genitori residenti entro i confini nazionali. Modifica introdotta con l’aggiunta di un nuovo comma all’articolo 12 del TUIR.