La futura pensione crea sempre molti dubbi, per evitare brutte sorprese è meglio prepararsi per tempo.
La pensione di vecchiaia nel 2024 non ha modificato i requisiti. Per accedere a questa misura è richiesta un’anzianità contributiva di 20 anni (1040 settimane) e un requisito anagrafico di 67 anni. I requisiti sono uguali sia per gli uomini che le donne.
È possibile accedere alla pensione di vecchiaia anche con un’anzianità contributiva di 15 anni (780 settimane), ma in questo caso sono richieste condizioni specifiche: 15 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 1992. Oppure, essere in possesso dell’autorizzazione INPS a versare i contributi volontari prima del 31 dicembre 1992.
Pensioni: preparare per tempo i documenti della pensione
Per non aver brutte sorprese, è meglio prepararsi alla domanda di pensionamento in anticipo. Preparare la documentazione in anticipo può far scoprire per tempo errori del datore di lavoro (ad esempio: periodi mancanti o errori nei dati personali). Queste sorprese prese per tempo non fanno ritardare la domanda di pensionamento.
Pertanto, controllare il proprio Estratto Conto contributivo INPS, periodicamente aiuta a correggere gli errori nell’immediato. I professionisti del settore previdenziale, consigliano di incominciare a preparare la documentazione della pensione anche due anni prima di raggiungere l’età pensionabile di 67 anni (nel 2024). Tale pratica consentirà di non ritardare la pensione e di affrontare l’interno iter con serenità.
La pensione di vecchiaia spetta a coloro che hanno maturato i requisiti di età, di contribuzione e hanno terminato l’attività lavorativa. I requisiti non sono uguali per tutti ma variano in base all’anzianità contributiva maturata dal lavoratore al 31dicembre 1995. Il calcolo della pensione di vecchiaia varia in base al sistema adottato: retributivo, contributivo e misto.
La pensione di vecchiaia, in linea generale, è cumulabile con i redditi di lavoro autonomo e lavoro dipendente, sia se si tratta di pensione retributiva, sia nel caso di pensione contributiva. I contributi versati mentre si è in pensione, permettono di ottenere un’ulteriore rendita chiamata pensione supplementare. In effetti, è un incremento della pensione che l’INPS ha già liquidato, ed è riconosciuta a coloro che continuano a svolgere attività lavorativa. La domanda di pensione supplementare si può presentare trascorsi almeno cinque anni dalla decorrenza dell’assegno pensione.
Come inviare la domanda di pensionamento
La domanda per la pensione di vecchiaia può essere presentata online sul sito dell’INPS, attraverso il servizio dedicato. Ci si può rivolgere anche a un Patronato, in questo caso, ebbene far controllare tutta la pratica per tempo. Un’assistenza corretta evita grossi problemi. Infine, è possibile chiedere assistenza al Contact center telefonando al numero fisso 803 164, la chiamata è gratuita, oppure da mobile al numero 164 164, la chiamata è a pagamento in base alla tariffa del proprio gestore.