Facciamo chiarezza sulle pensioni e l’età di entrata in base ai requisiti: tutto sul nuovo calcolo contributivo
Entrare in pensione: a quale età? Ma con quali requisiti? E la pensione anticipata? Questi sono i quesiti più comuni che vengono richiesti sul web in merito alle pensioni per il 2024. È importante fare chiarezza perché ogni persona potrebbe avere requisiti differenti che influiranno sull’età pensionabile.
Le agevolazioni presenti in questo 2024 per entrare in pensione con anticipo sono varie: per le donne c’è Opzione Donna, che tiene conto dei figli che si sono avuti come ‘sconto’ sull’età pensionistica, poi c’è l’ape sociale, la quota 103 e lo sconto relativo agli invalidi civili. A tutte queste casistiche si aggiungono i lavoratori precoci che sono quelli con più anni di contributi e quindi con diritto ad entrare in pensione prima, e coloro che hanno svolto lavori usuranti per un minimo di circa 7 anni.
In tutti questi casi, in base agli anni di contributi e all’età si potrà valutare un’entrata in pensione anticipata. In alcuni casi la pensione anticipata conviene, in altri meno per via della riduzione del contributo economico mensile che si otterrebbe. Impossibile dare quindi delle direttive generali, ma si può andare a vedere più da vicino quali sono i calcoli da fare per capire se si rientra in qualche sgravio.
Con la legge Bilancio 2024, l’accesso alla pensione anticipata è consentito se si è maturata un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Il trattamento poi decorre trascorsi 3 mesi dalla data di maturazione dei requisiti. Per tutti i dipendenti pubblici che sono stati assunti dopo il primo dell’anno 1996, possono richiedere un pensionamento anticipato se in possesso di un’anzianità contributiva minima di 20 anni con il requisito minimo di 64 anni d’età.
Ciò significa che il calcolo varia anche in base al periodo in cui si è lavorato, per capire se si fa riferimento solo al calcolo contributivo. In generale sono le nuove generazioni ad avere più problemi con l’entrata in pensione rispetto a coloro che invece hanno iniziato a lavorare da giovanissimi. Per capire meglio la propria situazione si può chiedere un consulto di un caf che guarderà nello specifico tutti i dettagli della propria posizione lavorativa e degli anni contributivi accumulati.
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