Pensioni, aumenti: cosa cambia, da quando e quanto, e chi riguarda

Tema pensioni, e questione aumenti: in arrivo, ecco di cosa si tratta, quali importi e chi riguarda ,i dettagli al riguardo

C’è sempre grande attenzione sul tema delle pensioni e, in particolar modo, quando si parla di aumenti in arrivo: lo stabilisce il Governo con una norma contenuta nel Decreto Aiuti bis. Ecco i dettagli a seguire.

Calcoli
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L’argomento pensione, dunque, sta a cuore a molti, e nel dettaglio, circa l’argomento in oggetto, il nuovo DL legato al contrasto legato all’aumento del costo della vita dispone che la rivalutazione circa la pensioni, attesa per il 2023. Sia anticipata al primo di ottobre dell’anno corrente.

Ciò va a tradursi in un aumento delle pensioni di ottobre di 2 punti percentuali, a spiegarlo è LeggiOggi.it, il quale spiega che tale rivalutazione degli importi degli assegni pensionistici. Al fine di adeguarli all’inflazione, viene definito quale perequazione. E vede la sua applicazione al primo gennaio di ciascun anno.

In merito all’anno corrente, anno2022, la percentuale circa la variazione applicata in relazione al calcolo. Della perequazione delle pensioni. È dell’1,7 per cento. Ma, si tratta di un tasso il quale era provvisorio, dal momento che quello definitivo è stato in seguito definito in misura dell‘1,9 per cento. Una differenza dello 0,2% dunque, la quale si sarebbe dovuta applicare quale conguaglio sin dal primo gennaio dell’anno prossimo. Tuttavia, il Decreto Aiuti-bis ha visto l’anticipazione di quest’ultima al primo di ottobre.

Nel complesso dunque, la rivalutazione per quanto concerne le pensioni. Ad ottobre. Sarà nella misura del 2,2 per cento.

Pensioni, aumenti a partire da ottobre: alcuni dettagli

Desta sempre grande attenzione e risulta essere sempre un tema dalla gran rilevanza, quello inerente le pensioni, con tanti aspetti in generale che possono essere oggetto di spunti e di approfondimento. Si pensi ad esempio, nel rispetto di determinate condizioni, a chi può andare in pensione a 56 anni e venti di contributi in taluni casi.

Tornando al tema in oggetto, che si può approfondire anche qui, vi sono 2misure che andranno a portare all’aumento degli importi per quanto concerne le pensioni sin dal mese di ottobre. E si tratta dell’anticipo del conguaglio della perequazione 2021. La quale è pari allo 0,2 per cento. E dell’anticipo della perequazione 2022. Al 2 per cento.

Nel complesso, la percentuale per quanto attiene la rivalutazione della pensione a ottobre dunque si attesta al 2,2 per cento.

Quando si parla di perequazione della pensione si fa riferimento, spiega LeggiOggi.it, alla rivalutazione. Annuale. Circa gli importi dei trattamenti della pensione al fine di poterli adeguare al costo della vita. Si tratta di una misura che ha come obiettivo quello della protezione del potere di acquisto delle stesse. Mettendole al sicuro, quantomeno in parte, in relazione all’erosione causa dall’inflazione.

Secondo quanto stabiliti da comma4, art.23 legge 28.02.1986, numero41, entro il venti di novembre di ciascun anno è determinato. mediante decreto del ministero del tesoro. E di quello del lavoro e previdenza sociale. La percentuale circa la variazione per quanto concerne il calcolo della perequazione delle pensioni.

La relativa applicazione della perequazione ha luogo al 1°gennaio di ciascun anno. L’adeguamento viene basato sugli incrementi dell’indice annuo. Dei prezzi al consumo, i quali vengono accertato da ISTAT.

Pensione, aumenti ottobre: chi riguarda, importi ed altri aspetti

La suddetta rivalutazione riguarda tutti i trattamenti pensionistici, i quali vengono erogati dalla previdenza pubblica. E dalle gestione dei lavoratori autonomi. Sostitutive, esonerati. E ancora esclusive e integrative. E aggiuntive.

Poi, si legge ancora, viene applicata anche alle pensioni dirette e circa quelle ai superstiti. A prescindere dal fatto che queste siano integrate. Al trattamento minimo.

L’aumento in questione non viene applicato nel medesimo modo per tutte, ma ciò dipende in base alle fasce di reddito. E nel dettaglio si applicata al cento per cento dell’inflazione. Dunque in misura piena. Per quelle sino a quattro volte il trattamento minimo (523,83€). Poi, al novanta per cento dell’inflazione per le pensione tra quattro e cinque volte. Il trattamento minimo. E poi al settantacinque per cento dell’inflazione. In merito a quelle oltre cinque volte. Il trattamento minimo.

Viene pois spiegato che stando a quanto deciso in relazione al Decreto Aiuti-bis, l’aumento del due percento vedrà il riconoscimento nel momento in cui il trattamento pensionistico al mese fosse complessivamente pari o minore dell’importo di 2.692€. Oltre tale cifra, non vi sarà l’applicazione della rivalutazione neanche con riduzione al settantacinque per cento.

Come si legge su LeggiOggi.it, si possono prendere in ipotesi degli esami per meglio comprendere l’argomento. E dunque, una pensione di 1000€ al mese potrà vedere un aumento di 22€ al mese. Nel totale, a fine anno, con i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022, l’aumento sarà di sessantasei euro.

Per una da 2000€ al mese, quarantaquattro euro. E centotrenta due nel totale a fine anno. Per quelle tra 2.095,32€ a 2.619,15€, l’importo inerente la rivalutazione. Viene abbassato al novanta per cento. E dunque l’aumento sarà dell’1,98€. Dunque, 2300€ di pensione al mese potrà vedere l’aumento di 45,54€ al mese. Nel tot. 132,62€.

Oltre i 2.692€ non vi sarà rivalutazione del due per cento. Andrà ava applicarsi soltanto il conguaglio dello 0,2%. Ridotto del settantacinque per cento. Dunque si potrà vedere l’aumento soltanto dello 0,05%.

Questi, alcuni dettagli al riguardo. Ad ogni modo è opportuno ed è bene informarsi ed approfondire temi ed elementi in questione, per maggior chiarezza circa eventuali dubbi e per saperne di più. Anche attraverso un confronto con esperti del campo e professionisti del settore.

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