Pensioni: arrivano 1.500 euro al mese fino al 2029, normativa attuale

La normativa attuale sulle pensioni è molto favorevole perché parla di ben 1.500 euro al mese fino al 2029. Ecco tutti i requisiti e come ottenerla.

Dopo anni di lavoro e sacrifici, tanti lavoratori attendono con ansia la pensione. A volte, però, prima che questa arrivi, ci vogliono anni e magari non si hanno più le forze per lavorare, magari non si ha più l’età per cercare un lavoro (se si è perso) o, ancora, subentrano le cosiddette fragilità. In tutti questi casi la normativa è chiara e annuncia una prospettiva davvero vantaggiosa per tanti lavorativi che vogliano andare in pensione.

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Pensioni: arrivano 1.500 euro al mese fino al 2029, normativa attuale – trading.it

Se questi non hanno i requisiti per andare in pensione (67 anni di età), possono percepire una pensione di 1.500 euro al mese fino al 2029. Ecco chi può beneficiarne.

A chi spettano le pensioni di 1.500 euro al mese fino al 2029

Attendere i 67 anni previsti dalla normativa per andare in pensione può essere difficile per tanti lavoratori che hanno perso il lavoro e non hanno più l’età per cercarne un altro oppure per quelli che non hanno più le forze necessarie per lavorare. In questi casi sono previste delle pensioni da 1.500 euro al mese fino al 2029.

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A chi spettano le pensioni di 1.500 euro al mese fino al 2029 – trading.it

Si tratta di un trattamento che può spettare a coloro che hanno i requisiti  del cosiddetto Anticipo Pensionistico Sociale (Ape sociale), vale a dire 63 anni e 5 mesi di età e una contribuzione che va da 30 a 36 anni. Ad esempio per gli invalidi, i caregivers e i disoccupati sono sufficienti 30 anni di contributi (per i caregivers serve che la convivenza con il disabile vada avanti da almeno 6 mesi prima della presentazione della domanda; per i disoccupati è necessario che abbiano perso involontariamente il lavoro e che abbiano percepito tutti i mesi di Naspi; per gli invalidi è sufficiente avere il 74% di invalidità certificata).

Invece per i lavoratori di una delle 15 attività lavorative considerate “logoranti” e per i “precoci” servono 36 anni di contributi. Le attività lavorative usuranti devono essere state svolte per almeno 6 degli ultimi 7 anni o per almeno 7 anni negli ultimi 10. Tutti questi lavoratori potranno attendere la pensione prendendo per 4 anni una rendita da 1.500 euro al mese per 12 mesi l’anno. Questa non è in realtà una vera pensione ma un assegno di accompagnamento alla pensione che permetterà di ottenere questo reddito fino al compimento di 67 anni di età, quando appunto si potrà presentare domanda di pensione di vecchiaia.

L’Ape sociale è vantaggiosa ma non prevede tredicesima, trattamenti di famiglia, maggiorazioni e l’indicizzazione al tasso di inflazione. Inoltre non è reversibile a causa del decesso prematuro del beneficiario e non può essere di importo superiore a 1.500 euro al mese. Infine, chi la percepisce non può percepire un altro reddito da lavoro, né autonomo né dipendente (vale soltanto il lavoro autonomo occasionale fino a 5.000 euro di reddito per anno solare). 

Dunque queste pensioni da 1.500 euro al mese fino al 2029 spettano come “ponte” fino ad arrivare ad avere i requisiti per poter richiedere la pensione di vecchiaia. 

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