Attenzione a questo documento: se non lo presenti una volta all’anno rischi lo stop dell’assegno: occhi aperti con le pensioni.
Sappiamo tutti che i controlli da parte degli enti preposti, in caso di erogazione di indennità e misure quali pensioni e simili, sono ormai all’ordine del giorno. Per tale ragione è importante assicurarsi di essere sempre in regola, non solo a livello economico e fiscale ma anche burocratico, per evitare ogni tipo di problema. Attenzione, in particolare, a questo documento: se non lo presenti una volta l’anno rischi lo stop dell’assegno.
Alcune prestazioni, come ben avremo modo di comprendere, sono strettamente legate a specifiche condizioni che riguardano il beneficiario. Tuttavia, ad influire sulle stesse, possono essere anche altri fattori che, troppo spesso, non consideriamo. Andiamo a chiarire, dunque, un dettaglio specifico che occorre tenere a mente.
Parliamo, oggi, dell’indennità di accompagnamento, ovvero quell’erogazione destinata ai soggetti disabili o non autosufficienti che, talvolta, accompagna la pensione d’invalidità. Ebbene, non tutti sono a conoscenza del fatto che, una volta l’anno, i beneficiari di tale prestazione sono tenuti a presentare una dichiarazione nel quale si attestano eventuali ricoveri in ospedali, RSA, Hospice e simili. Per quale ragione?
Ebbene, per comprenderlo partiamo dal presupposto che i ricoveri possono dividersi in varie tipologie: quelli a totale carico dello stato, quelli per i quali l’interessato contribuisce al pagamento, come per retta o simili. A seconda del tipo di ricovero, questi potrebbe avere o non avere diritto, in quel periodo, a vedersi corrispondere l’accompagnamento.
Laddove un ricovero sia a totale carico dello Stato e, dunque, le sue necessità sono completamente assorbite dalla struttura in questione, l’indennità di accompagnamento potrà essere sospesa. Attenzione, sospesa, non revocata: ciò riguarderà, dunque, solo il periodo effettivo di ricovero.
Nel caso in cui, invece, il ricovero veda l’interessato contribuire alle spese, che sia in modo parziale o totale, l’accompagnamento continuerà ad essere dovuto. Occorrerà, tuttavia, fornire una documentazione dettagliata a riguardo, che attesti il contributo da parte del beneficiario dell’accompagnamento.
La dichiarazione annuale, dunque, come si evince, diventa fondamentale perché consente una verifica in merito al fatto che i requisiti per avere diritto all’accompagnamento esistano ancora. E che non ci siano stati cambiamenti nelle condizioni di salute o economiche che determinino la sospensione o la decadenza del diritto al beneficio.
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