Pensioni, a marzo arrivano i forti aumenti, ma alcuni dovranno attendere qualche giorno: «Siamo invidiati»

Pensioni, nel mese di marzo giungeranno una serie di aumenti, scopriamo meglio come funzionano. 

Gli ultimi sei anni hanno visto una crisi economica che per certi versi ancora si protrae e che ha visto rincari e inflazione prendersi la scena, in maniera piuttosto preponderante.

Pensionati felici per aumento
Pensioni, a marzo arrivano i forti aumenti, ma alcuni dovranno attendere qualche giorno: «Siamo invidiati»-trading.it

In questo contesto, imprese, famiglie ecc., stanno affrontando diverse difficoltà, per ciò che concerne l’aspetto economico. Non è facile “arrivare a fine mese“, e questo anche per i pensionati. D’altronde, le spese ci sono e devono essere affrontate, e ciò comporta, spesso, che si facciano delle rinunce.

I pensionati, in particolare, tendono a risparmiare, in modo da essere più tranquilli per il futuro. Essi, in linea generale, tendono a valutare a cosa potrebbe trovarsi da lì a poco tempo, anche se non sempre è così.

Possono intervenire fattori esterni che portano il pensionato, a volte, persino a indebitarsi, per aiutare figli, nipoti e così via. In questo contesto, un aumento della pensione può aiutare ad affrontare l’inflazione.

Pensioni, a marzo gli aumenti: cosa bisogna aspettarsi

Come sappiamo, quest’anno, a partire dal 1° gennaio scorso, le pensioni minime hanno visto un incremento pari al 2,2%.

pensioni, calcolatrice
Pensioni, a marzo gli aumenti: cosa bisogna aspettarsi-trading.it

Attualmente, da 603,40 euro, si è passati a 616,67 euro, al mese. Si tratta, volendo andare più nel dettaglio, di un recupero dell’inflazione. Le pensioni che corrispondono a 4 volte il trattamento minimo, cioè che raggiungono anche i 2.394,44 euro lordi mensili, potranno recuperare completamente l’inflazioni, con un aumento dello 0,8%.

Le pensioni che superano 4 volte il trattamento minimo, vedranno un recupero dell’inflazione che si suddivide così: 90% per ciò che concerne pensioni fino a 5 volte il trattamento minimo, ossia 2.933,06 euro lordi mensili e il 75% per quelle che superano questo limite.

Ma non è tutto, perché oltre alla questioni aumenti, c’è anche un’altra info importante da segnare sul taccuino e che potrebbe suscitare un po’ di invidia tra i vari percettori di pensione.

Da quanto si apprende, per quanto riguarda le pensioni che saranno pagate nel marzo 2025,  i pensionati che ritireranno la somma alle Poste, potranno già percepirla il 1° marzo 2025. Coloro che invece hanno chiesto di farsi accreditare la pensione in banca, potranno ritirare i soldi il prossimo 3 marzo 2025.

Dunque, il cedolino di marzo sarà più cospicuo, perché non comprenderà solo gli aumenti, ma anche gli arretrati, e tutto sarà fatto come stabilito dalla Manovra di Bilancio 2025.

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