Se hai 59 anni e di lavorare non ne puoi più, forse non sai che puoi andare in pensione. Segui questa guida: finalmente potrai riposarti
Dopo tanti anni dedicati al lavoro, la pensione appare come un traguardo che dona serenità e benessere: quando lo si raggiunge, infatti, si ritorna ad essere padroni del proprio tempo e finalmente si può tornare ad investirlo come si desidera, quindi dedicandolo alle persone e alle attività che più si amano e che per decenni sono state messe in secondo piano, rispetto al lavoro. In realtà, in Italia c’è un modo per andare in pensione a 59 anni, ma non tutti lo conoscono.
Al momento, si può andare in pensione o mediante la tradizionale forma della pensione di vecchiaia, a cui hanno diritto tutti i lavoratori assicurati con la previdenza obbligatoria e a cui si perviene quando si hanno 67 anni ed ameno 20 anni di contributi versati, oppure si può provare ad accedere a una delle forme di pensionamento anticipato. Oggi parliamo di quella che permette di interrompere il lavoro a soli 59 anni.
Pensione a 59 anni: procedura e consigli
Chi gode della Legge 104, propria o di un famigliare entro un determinato grado, può accedere alla pensione a soli 59 anni. Si tratta della cosiddetta “Quota 41”, che è legata a doppio filo alla Legge 104 anche se in maniera non del tutto diretta: questa consente di accedere alla pensione dopo 41 anni di contributi, 35 dei quali devono sussistere senza tenere in considerazione i figurativi da malattia o da disoccupazione. Altro requisito fondamentale è che un anno di contributi, di questi 41, sia stato versato prima dei 19 anni.
Un soggetto che desidera avvalersi della Quota 41 e che gode, ad esempio, di un’invalidità di almeno il 74%, per andare in pensione prima del tempo deve aver iniziato a lavorare almeno a 18 anni: considerando i 41 anni, quindi, si raggiunge l’età di 59 anni. Questa modalità di accesso alla pensione riguarda come abbiamo visto i titolari di Legge 104, quindi gli stessi portatori di un’invalidità o i cosiddetti caregiver, cioè il coniuge, i genitori o un parente o affine entro il secondo grado che si prenda cura di un invalido.
Se si pensa di poter accedere a questa pensione a 59 anni, è necessario rivolgersi presso la propria cassa previdenziale (nella maggior parte dei casi è l’INPS ma può essere una cassa professionale, per alcune professioni) così da fare il punto della situazione.