Tra le tante ipotesi sulla possibile Riforma pensioni nel 2022, si fa strada l’ipotesi di un’uscita dal lavoro in modo selettivo a 62 o 63 anni con risorse di circa 5 miliardi.
La Riforma pensioni è allo studio e sembra aprirsi un varco su una esplicita richiesta effettuata al governo dalla maggioranza. La commissione Lavoro della Camera oltre a mantenere ferma la possibilità di prorogare la misura previdenziale APE Sociale con un rafforzamento dei requisiti, sembra studiare una serie di opzioni tecniche.
Pensioni nel 2022 a 62 o 63 anni: una possibilità oltre APE Sociale
Per rafforzamento dell’APE Sociale, si intende con un ampliamento delle categorie dei lavori considerati “gravosi” e maggiori tutele per i lavoratori più deboli. Inoltre, sembrerebbe allo studio la possibilità di un pensionamento anticipato graduale dall’età di 62 o 63 anni. C’è una grande possibilità che il MEF e il Palazzo Chigi, per la prossima settimana, dichiareranno ufficialmente le loro intenzioni. Inoltre, la dote sul piatto per il sistema previdenziale è di circa 4 – 5 miliardi. Un finanziamento che dovrebbe essere ripartito in modo equo, salvo un contrordine negli ultimi giorni.
LEGGI ANCHE>>>Riforma pensioni: ultime novità su Quota 102, Quota 41 e nuove proroghe
Un ritorno morbido alla strada delineata dalla legge Fornero
Il governo studia la possibilità di ritornare sulla strada delineata dalla legge Fornero in base a provvedimenti precedenti, ma con regole più morbide. Di sicuro non ci sarà una proroga della Quota 100 che, termina in modo definitivo il suo triennio sperimentale al 31 dicembre 2021.
Diversa è la proposta presentata dalla Lega per il Fondo nazionale per la flessibilità in uscita, che serve a garantire la pensione anticipata a 62 o 63 anni. Quest’ultima potrebbe rivelarsi un valido strumento per la gestione del dopo la pensione anticipata Quota 100. Però, secondo il ministero del Lavoro la nuova misura previdenziale, deve essere finalizzata esclusivamente per i lavori gravosi e per i lavoratori fragili.
Le stesse tutele previste dal meccanismo APE Sociale che è destinata ad essere prorogata. Ricordiamo che questa misura scade il 31 dicembre 2021, ed è possibile presentare domanda entro e non oltre il 30 novembre 2021.
Attualmente si può accedere al pensionamento con APE Sociale con 63 anni di età e un minimo di 30 anni di contributi se lavoratori: disoccupati, caregiver e disabili. Mentre, i lavoratori che svolgono mansioni gravose, possono accedere con 36 anni di contributi.
Inoltre, con il ritorno al modello di tassazione con i tre scaglioni, anche l’APE Sociale potrebbe rilevare costi non trascurabili per le casse dello Stato.