Brutte notizie per molti pensionati che rischiano la sospensione per un anno dei pagamenti del trattamento pensionistico. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
Dopo tanti anni all’insegna del lavoro e dei vari impegni che esso comporta, finalmente è possibile andare in pensione. Traguardo particolarmente importante della vita, al fine di accedere a tale misura, come noto, bisogna essere in possesso di determinati requisiti dal punto di vista sia anagrafico che dei contributi. Ma non solo, anche una volta maturato il diritto alla pensione, bisogna prestare attenzione ad altri aspetti.
Vi sono, ad esempio, dei limiti per quanto riguarda l’accumulo dei redditi, che potrebbero portare con loro delle ripercussioni proprio sulle pensioni. In tale ambito, in effetti, giungono brutte notizie per molti pensionati che rischiano la sospensione per un anno dei pagamenti del trattamento pensionistico. Ma per quale motivo? Entriamo nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
Pensione, c’è chi rischia la sospensione per un anno: attenti ai redditi cumulabili
In attesa della riforma delle pensioni, che potrebbe portare con sé delle importanti novità, ricordiamo che Quota 100 scadrà a fine anno. A tal proposito ricordiamo che possono accedere a tale misura tutti coloro che, entro il 31 dicembre del 2021, avranno compiuto 62 anni di età e maturato almeno 38 anni di contributi. Anche una volta maturato il diritto a tale trattamento pensionistico, però, bisogna prestare attenzione ad alcuni limiti.
In particolare è bene sapere che, in base a quanto previsto dall’art. 14, comma 3 del D.L. 4/2019, quota 100 non è cumulabile con i redditi da lavoro dipendente. Questo aspetto, però, non riguarda il lavoro occasionale, purché non si superi il limite di 5 mila euro lordi l’anno. Come si evince dalla circolare INPS n. 11/2019, infatti: “il trattamento pensionistico è cumulabile con la produzione di redditi derivanti dallo svolgimento di lavoro autonomo occasionale nel limite di 5.000 Euro lordi annui“.
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Per poi aggiungere: “Il superamento di tale limite reddituale annuo comporta la sospensione del trattamento pensionistico per l’intero anno di produzione del suddetto reddito“. Questo vuol dire che nel caso in cui si registrino redditi non cumulabili, il trattamento pensionistico viene sospeso per un intero anno. Ma non solo, l’istituto di previdenza provvede a recuperare le eventuali somme indebitamente corrisposte. Meglio quindi stare attenti, onde evitare spiacevoli inconvenienti.