Pensione dei nonni nei casi in cui si è in difficoltà: per la legge adesso può essere richiesta dai nipoti anche in maggiore età
In Italia per legge, alla morte di coniugi e genitori, se il nucleo familiare rimanesse scoperto dalla pensione, che risultava essere l’unica entrata, o comunque la principale, ha il diritto alla pensione di reversibilità. Nel caso in cui il/la coniuge fosse ancora in vita, andrebbe al coniuge, nel caso in cui invece non ci fosse più neanche l’altra metà, i primi eredi diretti della pensione del genitore sarebbero i figli.
Questi ultimi possono acquisire l’assegno mensile solo nel caso in cui non avessero uno stipendio. Ma invece qual è la sorte dei nipoti orfani? L’Italia ha ripreso una vecchia sentenza della Corte Costituzionale e l’ha ampliata. Secondo la sentenza della Corte Costituzionale n. 180 del 1999, i nipoti minorenni vanno equiparati ai figli se a carico dei nonni, anche nel caso in cui i genitori siano presenti, ma non contribuiscano alle spese.
Dunque, se i genitori non sono in grado di provvedere economicamente ai figli, sono i nonni che li prendono a carico e alla morte di essi, i nipoti stessi hanno diritto alla stessa quota di reversibilità. Fino a poco tempo fa, però, il diritto era esclusivo per i nipoti minorenni. Con una successiva sentenza, ad oggi le cose sono cambiate, ma vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti per poter ottenere la pensione di reversibilità come nipoti maggiorenni.
Nipoti maggiorenni, da ora possono richiedere la pensione di reversibilità
Con la sentenza n. 88 del 2022, si rimescolano le carte, e si decide di cancellare quanto detto nel ’99, per inserire nella platea della pensione di reversibilità anche i nipoti maggiorenni orfani riconosciuti inabili al lavoro che vivono a carico dei nonni.
Ci sono voluti poi circa due anni prima che l’Inps si uniformasse alla suddetta sentenza, ma adesso la questione è riconciliata. Con la circolare n. 64 del 2024 pubblicata in questi giorni, infatti, l’Istituto ha incluso anche i nipoti maggiorenni tra i destinatari diretti della pensione di reversibilità.
Riaggiornati anche i requisiti: i nipoti dovevano vivere a carico dei pensionati al momento della morte, devono avere quindi anche la documentazione che attesti la residenza in comune, e devono essere riconosciuti dallo Stato come inabili al lavoro, quindi dipendenti dall’assegno economico dei nonni. Nel caso in cui i familiari superstiti abbiano beneficiato di un importo maggiore di quello aspettante, non ci sarà la possibilità da parte dell’INPS di richiedere la somma erogata, nel rispetto e nella tutela di questi ultimi.