I lavoratori possono riscattare il servizio militare ma, non tutti sanno che il passaggio determina il calcolo della pensione in modo diverso.
Il servizio militare si può riscattare gratuitamente presentando domanda all’INPS. Si tratta di un periodo coperto da contribuzione figurativa e valido ai fini pensionistici. Possono presentare domanda sia i lavoratori dipendenti che autonomi. La contribuzione figurativa permette l’uscita anticipata dal mondo del lavoro. Però ci sono dei casi in cui l‘accredito figurativo dei contributi, per il periodo di servizio militare, può produrre effetti negativi e prima di effettuare la scelta, bisogna prestare la massima attenzione.
La normativa prevede la possibilità di riscattare il periodo del servizio militare, ma ci sono case, specialmente per i lavoratori che hanno iniziato a lavorare dal primo gennaio 1996, e che sono soggetti al calcolo dell’assegno con il sistema contributivo.
Infatti, secondo la legge 335/1995, i lavoratori che hanno contributi dal primo gennaio 1996, la pensione è calcolata interamente con il sistema contributivo. In questi casi, il lavoratori possono accedere anche alla pensione contributiva a 64 anni con minimo 20 anni di contributi e anticipare il pensionamento di tre anni. C’è però una condizione da rispettare, si tratta che l’importo della pensione non deve risultare inferiore a 2,8 volte il valore dell’assegno sociale. Inoltre, è possibile accedere anche alla pensione con cinque anni di contributi all’età di 71 anni, sempre con il calcolo dell’assegno con il sistema contributivo puro. In pensione con 5 anni di contributi: in pochi fanno domanda perché non lo sanno
Se il lavoratore presenta domanda di accredito del periodo del servizio militare svolto prima del 1 gennaio 1996, la pensione sarà calcolata con il sistema misto considerando l’anzianità contributiva prima del 1996. Questo passaggio dal sistema contributivo a quello misto, determina l’impossibilità di accedere alla pensione con 64 anni di età o con 5 anni di contributi.
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Un altro aspetto da considerare è che il riscatto dei contributi figurati per il servizio militare, nei casi sopra descritti, determinerebbe la disapplicazione del massimale contributivo, che è previsto solo per la contribuzione pura.
Da considerare anche, che l’interessato non può chiedere la rinuncia dell’accredito dei contributi figurativi a domanda. Infatti, la circolare INPS n. 11 dell’anno 2013 e il messaggi n. 4987 dell’anno 2017, chiariscono tale aspetto considerando un motivo ostativo insuperabile ai fini della rimozione. Questo perché il periodo del servizio militare, sarebbe stato utilizzato virtualmente per determinare il calcolo della pensione.
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