L’INPS invia un SMS al coniuge che ha diritto alla pensione di reversibilità, vediamo cosa riporta il messaggio.
L’INPS sempre attenta verso i cittadini, fornisce un nuovo servizio attraverso il quale avvisa gli utenti che hanno diritto alla pensione di reversibilità all’accesso diretto con la domanda precompilata. L’ente assisterà gli aventi diritto nella compilazione del modulo fino all’erogazione della prestazione, questo permetterà di ridurre i tempi di istruttoria. L’INPS propone agli utenti attraverso l’invio di SMS o tramite l’area MyINPS la proposta di compilazione della domanda precompilata in piena autonomia.
Arriverà una notifica che condurrà direttamente all’area riservata per compilare in modo autonomo la domanda. Il servizio ha terminato il periodi di sperimentazione avviato da alcune sedi INPS. Ora è disponibile per tutte le strutture territoriali come anticipato con il messaggio n. 2450 del 30 giugno 2021. Però, la funzione si attiva quando l’INPS registra la cessazione di un trattamento pensionistico per decesso del titolare.
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L’ente in base ai dati presenti nella banca dati individuerà i soggetti che hanno diritto alla reversibilità e inviterà loro attraverso un SMS a compilare la domanda in modo autonomo. Ricordiamo che la domanda per la pensione di reversibilità si presenta direttamente in modalità telematica tramite il sito INPS, oppure tramite il Contact Center al numero 803 164 da rete fisso. È possibile rivolgersi anche ad un patronato per farsi assistere.
La domanda può essere presentata in qualsiasi momento dopo il decesso del pensionato, ma non oltre i dieci anni. In effetti, il diritto al trattamento pensionistico decorre dal primo giorno del mese a quello in cui è deceduto il pensionato a prescindere dalla data di presentazione della domanda. Quindi, chi non ha presentato la domanda per tempo, non si deve preoccupare perché non si perde niente, l’INPS eroga l’assegno dal momento che si instaura il diritto.
Hanno diritto al riconoscimento della pensione di reversibilità i familiari superstiti nel caso il caso in cui l’assicurato abbia determinati requisiti contributivi. Nello specifico, abbia maturato almeno quindici anni di contributi o cinque anni di cui almeno tre negli ultimi cinque anni precedente il decesso. Ricordiamo che l’assegno di reversibilità al coniuge spetta anche in caso di divorzio o separazione, quando sono vigenti determinati condizioni. Inoltre, l’importo della pensione di reversibilità corrisponde ad una quota percentuale della quota della pensione del defunto. Nello specifico le quote percentuali sono così ripartite:
a) coniuge con 2 o più figli: 100%;
b) coniuge con un figlio o 2 figli senza il coniuge: 80%;
c) solo un figlio: 70%;
d) solo il coniuge: 60%;
e) due genitori o sorelle e fratelli: 30%;
f) per altri familiari: 15%.
Poi, in base al reddito personale la quota si riduce dal 25% fino al 50%.
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