Pensione di reversibilità o indiretta: il diritto spetta anche ai parenti che presentano questa domanda

La pensione di reversibilità o indiretta, non spetta solo al coniuge del defunto ma anche ai parenti che presentano questa domanda all’Inps: ecco di cosa si tratta. 

La Legge concede ai superstiti di un defunto la possibilità di ricevere l’assegno previdenziale. Tale trattamento prende il nome di pensione di reversibilità nel caso in cui il trattamento pensionistico è concesso ai superstiti a seguito del decesso di un pensionato mentre prende il nome di pensione indiretta quando il trattamento è del cittadino assicurato a seguito del decesso.

Pensione di reversibilità-familiari

Tale pensione di reversibilità o indiretta può essere riconosciuta a seguito del decesso al coniuge o ai figli del deceduto; tuttavia, in alcune circostanze l’emolumento può essere riconosciuto anche ad altri parenti che presentino opportuna domanda all’Inps. Scopriamo insieme chi sono e come richiedere la pensione di reversibilità o indiretta.

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I parenti che possono richiedere la pensione di reversibilità o indiretta: ecco chi sono

Come abbiamo visto, la pensione di reversibilità o indiretta è un trattamento riservato ai superstiti di un pensionato o un cittadino assicurato a seguito del decesso. Tuttavia, tale diritto spetta nella maggior parte dei casi al coniuge o ai figli del pensionato defunto.

Secondo quanto previsto in merito alla pensione di reversibilità o indiretta dalla Legge del 8 agosto 1995, n. 335 all’articolo 1 comma 41, tale trattamento fornito ai superstiti viene commisurato in base al reddito del beneficiario. Infatti, si potrebbe ricevere una riduzione che va dal 25% al 50% del trattamento pensionistico.

La pensione di reversibilità o indiretta è un beneficio che spetta ai superstiti del defunto e nella maggioranza dei casi essi sono rappresentati dal coniuge o dai figli. Tuttavia, in assenza di tali beneficiari a ricevere tale trattamento potrebbero essere anche altri parenti. 

Gli altri parenti che ne hanno diritto

Nel caso in cui i primi beneficiari della trattamento, ovvero il coniuge, i figli oppure i genitori siano assenti o non abbiano il diritto di avvalersi del beneficio; a richiedere la pensione di reversibilità o indiretta potrà essere anche un fratello o sorella del defunto.

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Tuttavia, tale beneficio è concesso ai fratelli o sorelle del defunto solo nella misura del 15%  della pensione spettante. Inoltre, tale trattamento verrà incrementato del 15% per ulteriori fratelli fino al raggiungimento del 100%. 

Infine, i fratelli o sorelle del defunto potranno richiedere tale trattamento solo se celibi o nubili e se al momento del decesso del familiare risultassero inabili al lavoro. Tuttavia, per richiedere la pensione di reversibilità o indiretta occorrerà produrre idonea domanda entro 10 anni dalla morte del defunto che rappresenta il termine ultimo prima della prescrizione del beneficio. 

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