Pensione di reversibilità e indiretta: può spettare anche a questi parenti

In alcuni casi la pensione di reversibilità e indiretta può spettare anche a questi parenti: requisiti, condizioni e di cosa si tratta

Sono tanti gli argomenti di interesse generale e che destano attenzione, quando si parla di economia a diversi livelli, tra cui anche i temi che riguardano la pensione di reversibilità e indiretta per i superstiti, un diritto che viene concesso quando si verifica purtroppo il decesso di un pensionato o di un lavoratore assicurato: in particolari condoni anche altri familiari ne hanno diritto, ma ecco di cosa si tratta in particolare.

Pensione di reversibilità e indiretta: può spettare anche a questi parenti
Documenti, lente di ingrandimento (fonte foto: Adobe Stock)

Per i superstiti dunque, come noto, vi è il diritto alla possibilità di percepire la pensione nel caso in cui purtroppo si verifichi la scomparsa di un pensionato o di un lavoratore assicurato; l’attribuzione della quota e il relativo pagamento mensile hanno luogo a seguito della presentazione della istanza.

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale procede a svolgere controlli e verifiche dell’esistenza del diritto alla tutela economica e che vi siano le condizioni economico-familiari inerenti a quanto previsto dalla legge. Viene stabilita anche la percentuale spettante al potenziale beneficiario.

Ma chi sono i beneficiari circa la pensione di reversibilità o indiretta e chi altro potrebbe, in taluni casi e condizioni richiedere tale diritto?

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Pensione di reversibilità e indiretta, beneficiari: chi sono

Vi s0no argomenti che destano grande attenzione ed interesse, come quelli inerenti, come detto in precedenza, la pensione di reversibilità e indiretta, che scatta nel caso in cui si verifichi il decesso del pensionato o del lavoratore assicurato, e a tal riguardo possono essercisi diversi interrogativi e spunti, a cominciare dal punto inerente i beneficiari, i superstiti.

A fornire alcuni dettagli in merito all’argomento è Proiezionidiborsa.it che spiega che al momento del decesso della persona cara, il diritto alla pensione di reversibilità o indiretta INPS segue quanto previsto, stabilito e disciplinato dalla Legge n.335/1995, con la presentazione della domanda e tutti i documenti che servono ai fini della richiesta.

Spesso, ad essere i beneficiari del trattamento sono il coniuge superstite oppure i figli della persona scomparsa, ma Proiezionidiborsa.it spiega che la provvidenza in questione è legata al reddito personale del beneficiario e può anche subire dei tagli secondo quanto previsto dall’art.1 comma 41 della Legge 335/1995.

Tali tagli potrebbero andare dal 25% al 50% rispetto alla propria quota base a seconda del reddito prodotto e in tal senso vanno consultate le soglie di reddito indicate dall’INPS.

Nel caso in cui però, si legge, i principali beneficiari non vi fossero, il diritto alla pensione dei superstiti potrebbero essere avanzato anche da altri, viene sottolineato da Proiezionidiborsa.it, che a tal riguardo spiega che in alcune circostanze la pensione di reversibilità potrebbero riguardare anche i fratelli della persona scomparsa.

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Pensione ai superstiti: quando potrebbe spettare a fratelli e sorelle

È una condizione che può sussistere, nel rispetto dei requisiti, nel caso in cui coniuge, figli o genitori della persona deceduta siano assenti o, pur esistenti, non possono avvalersi del relativo diritto. Viene spiegato che sorelle e fratelli possono inoltrare la domanda se sono celibi o nubili e se, al momento della scomparsa del familiare, risultino essere inabili al lavoro. Conta anche il fatto che non debbano già essere titolari di pensione e che risultino essere a carico del dante causa al momento della sua morte.

Ma cosa c’è da sapere circa gli importi? Proiezionidiborsa.it spiega che in presenza di un fratello o una sorella, la percentuale che spetta circa la reversibilità si attesta al 15% della pensione della persona scomparsa; per ciascuno fratello o sorella ulteriore e con gli stessi requisiti, questa viene aumentata di un ulteriore 15%. Si potrebbe anche arrivare al 100% qualora vi siano sette o più fratelli e sorelle.

È importante, ovviamente, che vi siano le condizioni richieste e che qualora così fosse venga presentata l’opportuna domanda ai fini del diritto da esercitare, il quale, viene spiegato, nella generalità dei casi cade in prescrizione dopo dieci anno dalla morte del soggetto in questione.

Ad ogni modo ed al di là di tutto, è opportuno ed importante che ciascuno approfondisca il tema, così da comprendere e conoscere, informandosi, requisiti, condizioni, dettagli e aspetti da conoscere anche mediante il confronto con esperti del campo e professionisti del settore.

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