Novità pensione di reversibilità, e non c’è niente da ridere: cosa sta succedendo

La novità pensione di reversibilità è stata comunicata il 28 febbraio 2022 e riguarda il trattamento economico erogato dall’INPS ai superstiti del defunto. 

Chiamata anche pensione dei superstiti, quella di reversibilità spetta al coniuge o hai figli che hanno subito un lutto. In sostanza, la pensione che spetterebbe al defunto, viene ugualmente erogata dall’INPS nei confronti dei soggetti che ne hanno diritto.

Novità pensione di reversibilità

La pensione di reversibilità è il trattamento economico che l’Inps riconosce ai familiari di una persona defunta che percepiva regolarmente l’assegno contributivo.

L’erogazione del trattamento economico prevede la sussistenza di determinati requisiti.

Nel corso degli anni si sono susseguite diverse riforme che hanno introdotto delle novità sostanziali, andando ad aumentare la lista dei beneficiari.

Oggi scopriremo chi ha diritto alla pensione di reversibilità e in quale misura.

Novità pensione di reversibilità: i limiti di reddito

L’importo della pensione di reversibilità viene determinata sulla base di determinati parametri. Il suo scopo è quello di sostenere economicamente il coniuge che ha perso un’entrata familiare, beneficiando dei contributi versati dal defunto.

Per questo motivo il diritto alla reversibilità tende ad avvantaggiare i coniugi che non lavorano o che hanno un reddito basso.

Per ottenere la pensione di reversibilità senza ricalcoli è necessario che il coniuge superstite abbia un reddito che non superi i 20.489,82 euro annui.

A partire dalla suddetta fascia di reddito l’assegno di pensione d’invalidità subisce delle riduzioni secondo il seguente schema:

  • tra i 20.489,82 ed i 27.319,76 euro è previsto un taglio pari al 25%
  • per i redditi fino a 34.149,70 euro è applicato un taglio pari al 40%
  • Per i guadagni 5 volte superiori al trattamento minimo è prevista una riduzione del 50%

A chi spetta e in che misura

La pensione di reversibilità è un diritto a cui può accedere il coniuge del defunto e i partner delle unioni civili. Tuttavia, anche per i figli, è possibile ricevere l’assegno di reversibilità purché essi siano: legittimi, naturali, riconosciuti, dichiarati o adottivi.

E inoltre è necessario che i figli siano in possesso dei seguenti requisiti:

  • Abbiano meno di 18 anni
  • Siano inabili al lavoro
  • Abbiano meno di 21 anni, se studenti o iscritti a corsi professionali
  • I maggiorenni fino a 26 anni se iscritti all’università.

Al coniuge spetta una reversibilità pari al 60% dell’importo della pensione. Tuttavia, se con il coniuge convive con un figlio, il ricalcolo prevede un’aliquota maggiorata del 80%.

Se, invece, i figli del coniuge superstite sono due o più l’importo percepito sarà pari al 100% dell’assegno pensionistico.

La pensione di reversibilità è un diritto che spetta anche al coniuge divorziato o separato. Tuttavia in questo caso è necessario che ci siano di mezzo degli assegni di mantenimento per i figli.

Il 28 febbraio 2022 l’INPS ha annunciato che verranno applicati i nuovi tagli all’erogazione delle pensioni di reversibilità per alcune categorie di beneficiari.

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