È possibile ereditare la pensione di reversibilità? Di cosa si tratta, i casi e quali dettagli si possono sapere a tal riguardo
È un argomento che sta a cuore a molti, quello inerente la pensione di reversibilità, come accade nei casi dei trattamenti e delle misure economiche: ma si può ereditare? Di cosa si tratta nel dettaglio, quali i diversi casi a confronto e cosa, di seguito, si può sapere al riguardo.
Dunque, tra i tanti argomenti che stanno a cuore a molti e che destano l’attenzione, a vari livelli a proposito dell’economia, di certo comprensibilmente vi è grande interesse a proposito dei trattamenti e di tematiche come quella inerente alla pensione di reversibilità.
C’è infatti chi potrebbe chiedersi se quest’ultima si possa o meno ereditare, e a parlarne nel proprio approfondimento è TheWam.net, che per l’appunto si focalizza sul trattamento ai superstiti ricevuto dal padre da un genitore possa essere lasciato a sua volta ad un figlio, ma anche altri casi come quelli inerenti a coniuge, nipote, genitore, fratello o sorelle della persona scomparsa.
Come noto, tale tipo di pensione viene ereditata dai superstiti, ma è possibile che quest’ultima passi, per così dire, da un superstite che l’ha ereditata ad un altro dopo la morte?
Pensione di reversibilità: cos’è e a chi spetta la doppia annualità
Un argomento dunque che desta grande attenzione, quello inerente la pensione di reversibilità, ed oggetto dell’approfondimento di TheWam.net, nel senso sopra indicato, che spiega che non è possibile ereditarla, in quanto la pensione ai superstiti non è un trattamento reversibile. Per meglio dire, non è possibile ereditarlo perché a sua volta è stato già ereditato, la ragione è inerente il decesso della persona titolate della pensione.
Un caso diverso invece, si legge, qualora la persona superstite non riceva la pensione di reversibilità poiché riconosciuta ad altro erede, alla morte di quest’ultimo ha modo di esercitare il proprio diritto. TheWam.net pone l’esempio di un trattamento di questo tipo che viene ereditato dal coniuge della persona decaduta, alla sua morte qualora il o i figli rientrino ancora nei requisiti stabiliti secondo legge, potrebbero, viene spiegato, ricevere il trattamento ai superstiti.
Nel caso di più eredi che hanno una quota del trattamento in quesitone ed uno di essi morisse, la pensione andrebbe ad aumentare per gli altri. In tal caso non si tratterebbe di una prestazione in eredità, bensì di un diritto autonomo a quella prestazione. Cioè chi la ha vantava già, magari dopo altri familiari, un relativo diritto ad ottenerla.
Il figlio di colui che ha beneficiato della pensione di reversibilità, si legge, non può darla a sua volta in eredità perché chi ne beneficerebbe non avrebbe maturato il relativo diritto.
Una delle casistiche affrontate nell’approfondimento da TheWam.net riguarda, come esempio, quello di una nonna che ha carico i nipoti. Si legge che in tale caso non si può trasmetterla, come detto, a meno di una eccezione, ovvero i nipoti potrebbero vantare diritto qualora fossero già a carico del nonno, il titolare della pensione che è poi diventato trattamento per i superstiti.
Per legge, vien spiegato, i nipoti minorenni sono equiparati ai figli, solo se i genitori, ancora vivi, non hanno modo di mantenerli. Per quel che concerne le percentuali di reversibilità per i nipoti, in tal caso sono le medesime per i figli.
Il 70% della pensione per un nipote superstite; 80% per 2; 100% per 3 nipoti superstiti.
Viene poi aggiunto che, quando si parla di nipoti equiparati ai figli, il diritto al trattamento potrebbe scattare anche qualora il coniuge della persona scomparsa fosse ancora viva, ovvero qualora la nonna percepisse la reversibilità, i nipoti, che erano a carico del nonno, potrebbero esserne contitolari.
Rispetto alle percentuali, queste sono: 80% se il trattamento va a coniuge superstite e ad un nipote; 100% coniuge con due o più nipoti.
Inps, come sarà la futura pensione: “pensAMI”;, cos’è e come funziona
TheWam.net spiega che il trattamento oggetto dell’approfondimento potrebbe anche passare dal figlio scomparso ai genitori superstiti, ma solo a determinate condizioni, ovvero: in caso di un’età maggiore di 65 anni; qualora vivessero a casa del figlio quando è scomparso; qualora non fossero titolari di una pensione.
Il diritto dei genitori in tal senso può essere vantato solo qualora la persona scomparsa non avesse coniuge o figli, e per quanto concerne le percentuali; 15% in caso di un solo genitore superstite; 30% per entrambi.
Un concetto analogo, spiega TheWam.net, può essere applicato anche a fratelli e sorelle della persona scomparsa, i cui diritti scattano nel momento in cui non vi fossero coniuge, figli, o genitori che ne hanno diritto; sono inabili, non sposati e vivevano a carico della persona scomparsa.
Rispetto alle percentuali: 15% per un/a fratello/sorella; 30% per due; 45% per tre; 60% in caso di quattro fratelli o sorelle; 75% per cinque; 90% per sei% 100% qualora vi siano sette o più fratelli e sorelle.
Ad ogni modo è opportuno ed importante approfondire tale tematiche ed i relativi vari aspetti, anche mediante un confronto con un esperto del campo e professionisti del settore, al fine di chiarire ogni eventuale dubbio, particolari e dettagli.
Perché gli ETF piacciono agli investitori di Titoli di Stato e perché sono così ‘comodi’…
L’INPS chiarisce una volta per tutte la questione riguardante l’indennità di accompagnamento e il ricovero…
Pensioni bassissime: tante delusioni con il calcolatore dell’INPS, puoi fare una stima in anticipo di…
Sbloccate maggiorazioni e arretrati per persone vedove e invalidi: a quanto ammontano le cifre e…
Rimanere aggiornati sulla normativa vigente serve per gestire al meglio i propri affari, e quella…
Quali sono i motivi per scegliere un asilo nido privato rispetto ad uno pubblico e…