Pensione di reversibilità 2022, c’è l’aumento: a chi spetta

A chi spetta e come fare domanda INPS per la pensione di reversibilità 2022: i requisiti, l’aumento e gli aspetti in molti non sanno

Tra i tanti temi importanti e rilevanti, vi è la pensione di reversibilità, al cui riguardo sono in tanti a chiedersi a chi spetta, quali siano i requisiti per fare domanda, come viene calcolato l’importo, a quanto ammonta l’aumento ed altri aspetti ancora: i dettagli al riguardo di seguito.

Pensione di reversibilità 2022: aumento, a chi spetta, e aspetti da sapere
Portafoglio, euro (fonte foto: Adobe Stock)

Sono oltre 220 mila gli assegni pagati inerenti la pensione di invalidità, come viene spiegato nell’approfondimento da Informazionefiscale.it, un trattamento diffuso in Italia che viene riconosciuta ai superstiti oggi anche qualora si tratta di separazione, divorzio o unione civile, nel rispetto delle condizioni e di tutti quanto previsto dalla legge.

Come si può leggere, qualora il dante causa sia un soggetto già titolare di pensione, una percentuale dell’assegno continua ad essere erogato nella modalità della reversibilità a coniuge e figli; qualora il lavoratore non avesse ancora maturato, al momento della scomparsa, il diritto alla pensione, ma è tuttavia un assicurato poiché iscritto in una cassa di previdenza ed avesse almeno quindici anni di contributi versati, ai superstiti è riconosciuto un assegno del medesimo tipo, e si fa cenno in tal senso alla pensione indiretta.

Qualora si parli di assegno ordinario di invalidità, viene richiesto il pagamento di almeno 260 contributi settimanali, si legge ancora, di cui almeno 156 nei cinque anni precedenti la scomparsa.

Pensione di reversibilità 2022: a chi spetta, requisiti e quando si perde il diritto

Il trattamento in questione spetta dopo il decesso al coniuge anche qualora si tratta di unione civile, al marito oppure alla moglie separati o divorziati, purché titolari di assegno divorzile. Qui un focus circa il divorzio e assegno divorzile, dettagli e approfondimento inerenti eventuali condizioni di difficoltà.

Rispetto alla pensione di reversibilità, come detto a parlarne è Informazionefiscale.it che spiega che spetta, qualora siano presenti, ai figli minorenni a carico del genitore scomparso o di qualsiasi età qualora siano inabili al lavoro.

E ancora, è riconosciuta pro quota anche ai figli di maggiore età che non hanno reddito, che frequentano una scuola oppure un corso professionale, sino al limite di età 21 oppure 26 qualora iscritti a corsi universitari. Qualora invece coniuge o figli siano mancanti, l’assegno può essere dato ai genitori a carico, con età compiuta di 65 anni e che non siano già titolari di pensione. Può essere corrisposto anche a fratelli celibi e sorelle nubili, viene spiegato, a carico, qualora inabili a lavoro e non titolari di pensione.

Attraverso la circolare INPS n.185 del 18 novembre 2015, viene stabilito il diritto del coniuge circa la reversibilità, anche qualora vi sia una separazione per cosa o addebito stabilito da sentenza passata in giudicato, ma solo se titolare di assegno di mantenimento. Informazionefiscale.it spiega che la circolare INPS n.19 del 1 febbraio 2022, più recente, recepisce un diverso orientamento della giurisprudenza, sentenza Cassazone 2606/2018 e 7464/2019, con l’equiparazione, a decorrere da febbraio del corrente anno, del coniuge separato con addebito ma senza alimenti al coniuge superstite.

Si legge dunque il diritto alla pensione reversibilità scatta anche qualora non vi sia assegno di mantenimento; qualora vi sia la presenza di un nuovo coniuge, una quota dell’assegno può essere ottenuta anche dal coniuge divorziato, ma bisogna rivolgersi al giudice ai fini del riconoscimento dell’importo.

Quando non spetta la pensione di reversibilità? Informazionefiscale.it spiega che non spetta qualora si tratti di una coppia di fatto o coniuge che contrae nuove nozze, in tal caso si legge che viene liquidata una cifra una tantum che è pari a 2 mensilità. Il diritto si perde totalmente oppure in parte, al compimento di 18, 21 0 26 anni dei figli e al completamento degli studi, o ancora quando iniziano a svolgere attività lavorativa e percepisco un reddito annuo maggiore del trattamento minimo di pensione, maggiorato del 30%.

Ancora, non viene pagato ai genitori che non hanno 65 anni compiuti o a fratelli oppure sorelle della persona scomparsa che non sono a carico, che sono già titolari di pensione oppure abili al lavoro.

Pensione di reversibilità: come si calcola, come fare domanda e aumenti

La specifica domanda per la pensione di reversibilità va fatta mediante l’area dedicata al sito INPS oppure mediante un intermediario; a partire da ottobre 2021, l’INPS ha previsto a beneficio dei soggetti interessati sul sito INPS la domanda di reversibilità precompilata.

In caso di scomparsa, il coniuge superstite, si legge, viene avvisato mediante sms della possibilità circa la trasmissione della domanda precompilata, e nel caso sia necessario, può essere integrata la documentazione mancante con: codice fiscale e documento di identità di chi fa richiesta; certificato o autocertificazione di morte e matrimonio; dichiarazione reddituale; eventuale sentenza di separazione o divorzio e certificato di frequenza dei figli a scuola.

Rispetto all’importo, quest’ultimo viene stabilito a partire dalla pensione già maturata dal coniuge e mediante un calcolo della percentuale che cambia in base al grado di parentela e al numeri dei figli, e in particolare si legge: 60% – coniuge; 80% a coniuge con 1 figlio o a 2 figli se coniuge mancante; 100% a coniuge con 2 o più figli; 15% per altri familiari.

La diminuzione dell’importo avviene nel caso in cui il coniuge superstite lavori o ha ad ogni modo redditi maggiori a 3 volte l’importo annuo del trattamento minimo di pensione. Informaizonefiscale.it spiega che l’allegato 1 della circolare INPS 33 del 28 febbraio 2022 riporta la tabella aggiornata circa il cumulo delle pensioni ai superstiti con i redditi del beneficiario secondo l’indice di perequazione definitivo per il 2022.

Un taglio graduale, si legge, che corrisponde a: 25% con reddito compreso tra 20.489,82 e 27.319,76 euro; 40% con redditi fino a 34.149,70 euro; 50% per redditi maggiori a 5 volte il trattamento minimo.

Non vanno ad applicarsi riduzioni qualora il reddito non sia maggiore di euro 20.489,82€, e qualora nel nucleo familiare vi siano figli minori, studenti, o inabili.

Nuove aliquote e detrazioni IRPEF sono state introdotte con la legge di Bilancio 2022, le quali vanno ad incidere sull’importo della pensione di reversibilità, e Informazionefiscale.it spiega che secondo alcune stime, in un discorso generale, in presenza di scaglioni più o meno elevati, quest’anno sarebbero pagate meno tasse e vi sarebbero aumenti circa gli importi.

A marzo vi sarà il pagamento: adeguamento calcolo mensile nuova tassazione, tanto rispetto alle nuove aliquote IRPEF quanto alle nuove detrazioni per reddito; conguaglio inerente la differenza dell’IRPEF netta mensile già trattenuta nei primi 2 mesi dell’anno.

Anche l’applicazione alle pensioni della percentuale di variazione relativa alla perequazione dell’1,7% inciderà e porterà un aumento del trattamento. Viene sottolineato che la circolare n.33 del 28 febbraio 2022 indica che le pensioni di marzo vedranno anche il pagamento degli arretrati da gennaio 2022, poiché nei primi due mesi era stato applicato un indice provvisorio, l’1,6%.

La rivalutazione cambia in base alle fasce di reddito: 100% per pensioni fino a 4 volte il minimo; 90% tra 4 e 5 volte il minimo; 75% per pensioni oltre 5 volte il minimo, 524,35 euro al mese per il 2022, tabella B allegato 1, circolare 33 – febbraio 2022.

La pensione di reversibilità, spiega infine Informazionefiscale.it si può cumulare con quella di vecchiaia; nel caso però il reddito da reversibilità sia maggiore del limite di euro 6.085, 43 annui, il trattamento preclude il diritto all’assegno sociale e concorre alla determinazione del reddito utile ai fini del riconoscimento del RdC con cui è compatibile.

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