La pensione Quota 102 di cui tanto si parla non è per tutti e sarà valida solo per un il 2022, poi, lascerà il posto alla vera riforma pensioni.
La pensione Quota 102 rispecchia la Quota 100 con la variante dell’età anagrafica che da 62 anni passa a 64 anni, il requisito contributivo resta invariato a 38 anni. Questa misura lascia fuori i nati nel 1959, a differenza di Quota 100, infatti, potranno accedere alla misura coloro che maturano 64 anni di età, quindi, la data di nascita deve essere successiva al 1958. Per la platea di beneficiari ristretta questa misura è ritenuta poco valida, ma non è l’unico motivo.
La pensione che vogliamo | Requisiti, beneficiari e calcolo della Quota 102 che butta fuori molti lavoratori
Un altro aspetto che non convince è quello della finestra mobile di tre mesi per i lavoratori del settore privato e sei mesti per i lavoratore del settore pubblico. Questa finestra è stata prevista per Quota 100 ma non ha senso la sua applicabilità per Quota 102 che già è limitata. In effetti si avvicina ancora di più alla pensione di vecchiaia. Inoltre, permane anche il divieto di cumulo con i redditi di lavoro autonomo occasionale fino ad un valore massimo di 5.000 euro lordi.
Lavoro occasionale
Una breve parentesi sulla definizione di lavoro autonomo occasionale, sempre più spesso mal interpretata. Per lavoro della prestazione del lavoro autonomo occasionale si intende un’attività lavorativa senza vincolo di subordinazione. In effetti, per la prestazione occasionale di lavoro autonomo è necessario rispettare questi requisiti:
a) non deve esserci, nella prestazione di lavoro autonomo occasionale, abitualità e continuità. Questo significa che l’attività deve essere sporadica e non prolungata nel tempo. Tuttavia occorre effettuare una valutazione caso per caso;
b) non deve esserci un coordinamento della prestazione.
Quota 102: cumulo e cristallizzazione del diritto
La pensione Quota 102 permette di raggiungere il requisito contributivo attraverso il cumulo contributivo. Questo significa che il lavoratore può sommare i periodi contributivi versati in varie casse professionali, non coincidenti, in un’unica cassa previdenziale. Sono escluse le casse professionali.
I dipendenti del pubblico impiego, anche con Quota 102, potranno chiedere l’anticipo della liquidazione del TFS (trattamento di fine servizio) o TFR (trattamento di fine rapporto). È possibile chiedere un anticipo massimo di 45.000 euro. Liquidazione TFS – TFR | Come chiedere l’anticipo e quali sono gli interessi da pagare
La Quota 102, come la Quota 100, dovrà prevedere anche la cristallizzazione del diritto, quindi, chi maturerà i requisiti entro il 31 dicembre 2022, potrà accedere alla pensione anche in un momento successivo. In questo modo il diritto è cristallizzato e assorbe nel giusto tempo anche la finestra di uscita.
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Calcolo dell’assegno pensionistico
Il calcolo dell’assegno è effettuato come la pensione ordinaria, quindi, senza penalizzazioni. L’unica differenza che incide sull’assegno è dovuta all’uscita prima dal lavoro che è calcolata con un coefficiente specifico, logicamente rispetto a Quota 100, Quota 102 è più conveniente in quanto si avvicina di due anni alla pensione di vecchiaia. L’assegno è calcolato con il sistema retributivo fino ala 31 dicembre 1995 e con l contributo dal primo gennaio 1996 in poi. Questo sistema di calcolo è chiamato “misto”.
È possibile anche raggiungere il requisito contributivo con il riscatto della laurea.