Confermata la riforma pensione per il 2022 inserita nella manovra, con l’ingresso di Quota 102, Opzione Donna e APE Sociale.
Da gennaio si potrà accedere alla nuova pensione anticipata Quota 102 con 64 anni di età e 38 anni di contributi che sostituisce la Quota 100. In effetti, si tratta di una duplicazione della misura ma con un requisito anagrafico più alto e sarà in vigore per un solo anno. Però i lavorati che sono nati entro il 31 dicembre 1959 e entro fine anno 2021 perfezioneranno il requisito contributivo di 38 anni, potranno ancora beneficiare della pensione anticipata Quota 100, anche presentando domanda in un momento successivo all’apertura della finestra. Si tratta del meccanismo della cristallizzazione del diritto.
Per la Quota 102, resta in vigore il meccanismo delle finestre trimestrali (dipendenti del settore privato) e semestrali (per i dipendenti del settore pubblico). Quindi, le prime uscite con la nuova pensione anticipata avverranno dal primo maggio 2022 per i lavoratori del settore privato e dal primo agosto 2022 per i dipendenti del settore pubblico. Rientrano nei requisiti i lavoratori nati entro il 31 dicembre 1958 che hanno perfezionano il requisito contributivo di 38 anni nel corso del 2022. Anche per la Quota 102 è esteso il diritto alla cristallizzazione, che permette di accedere alla pensione anche in un momento successivo se si maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2022. Pensione Quota 100: sciogliamo il nodo sulla cristallizzazione del diritto nel 2022
Prorogata per tutto il 2022 la pensione anticipata Opzione Donna per le lavoratrici nate entro il 31 dicembre 1963 se dipendenti ed entro il 31 dicembre 1964 se autonome. Nel 2021 la possibilità si è fermata fino alla nate del 1962 (dipendenti) e 1961 (autonome). Resta in vigore la finestra mobile di dodici mesi per le lavoratrici dipendenti e diciotto mesi per le lavoratrici autonome.
La nuova proroga riguarderà potenzialmente circa 29.500 lavoratrici che raggiungeranno i requisiti entro fine anno. Questa misura pensionistica è calcolata interamente con il sistema contributivo. Infatti, per molte lavoratrici, che hanno avuto una carriera discontinua, può risultare penalizzante, rispetto a quello misto a cui avrebbero diritto molte lavoratrici.
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La Legge di Bilancio 2022 allarga la platea dei beneficiari delle attività gravose che permettono l’accesso all’assegno ponte APE Sociale. Prorogato il meccanismo dell’APE Sociale per tutto l’anno 2022 con due novità importanti. La prima riguarda i disoccupati che percepiscono l’indennità di disoccupazione NASPI, in quanto abolito i tre mesi di inoccupazione per accedere alla misura una volta esaurita la disoccupazione indennizzata.
L’altra novità riguarda l’elenco delle attività gravose che passa da 15 a 23 categorie. Entrano nell’elenco gli operai edili con una riduzione del requisito contributivo di 32 anni, invece di 36 anni. Ma non solo, anche i ceramisti e conduttori di impianti per la formatura di articoli di terracotta e ceramica, potranno accedere all’APE Sociale con 32 anni di contributi. La relazione tecnica a supporto della manovra, ha previsto l’accesso all’APE Sociale nel 2022 di circa 21.200 lavoratori di cui 1.700 riguarderanno l’ampliamento delle categorie dei lavori gravosi.
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