Quali sono i casi e le possibilità per andare prima dei 60 anni in pensione per chi ha tanti anni di contributi: ecco alcuni dettagli da sapere in merito
È un discorso rilevante quello che riguarda lavoro e pensionamento, visto che sono in tanti a chiedersi come andare in pensione prima dei sessant’anni e uscire dal lavoro, cosa che, per chi ha tanti anni di contributi ma appunto, non l’età giusta per poterlo fare, può anche essere un problema.
Il pensionamento prima dei 60anni è qualcosa di complicato, in ottica attuali regole e considerato quanto si attende circa le nuove manovre dal parte dell’esecutivo, ma ciò non significa non sia possibile, dal momento che vi sono alcune misure che consentono la quiescenza anticipata anche prima di sessant’anni. Sebbene si tratta di strade un po’ complesse e delimitate.
A parlarne nel relativo approfondimento è Investireoggi.it, il quale spiega si sofferma sul caso di un utente che pone un interrogativo riguardare l’uscire dal lavoro, avendo quest’ultima, cassiera al supermercato da sette anni, 58 anni e 38 di contributi. L’utente spiega di aver fatto vari lavori, non restando mia ferma.
Si tratta, come detto, di aspetti complessi. È probabile che il raggiungimento dei requisiti descritti siano stati raggiunti quest’anno, dal momento che una misura che consente l’accesso alla pensione a cinquantotto anni è già esistente. Qualora avesse chiuso i cinquantotto anni anagrafici il 31.12.2021, avrebbe potuto aver accesso al pensionamento mediante Opzione Donna, con i 38 di contributi versati.
Pensione prima dei 60 anni: opzione donna e questione proroga, invalidità pensionabile e altre opzioni
Tanti gli aspetti importanti e rilevanti quando si parla di uscire prima dal lavoro e andare in pensione, e si pensi ad esempio agli aspetti da sapere in merito ai redditi di lavoro autonomo e pensione anticipata: limiti, rischi, quando è possibile superare 5000 euro,
Oppure, ancora, a come funziona la pensione anticipata contributiva. Senza dimenticare requisiti e aspetti in ottica pensione anticipata con uscita dal lavoro 5anni prima.
Ma tornado invece al punto in oggetto, approfondito da Investireoggi.it, quando si parla di Opzione Donna si fa riferimento ad una misura che consente l’accesso anticipato alla pensione con cinquantotto anni di età e trentacinque di contributi, e la pensione anticipata mediante tale regime Opzione Donna viene liquidata con alcune penalizzazioni. I soggetti in merito vanno ad acceterà il ricalcolo contributivo circa le pensioni.
La scadenza in tal caso è al trentuno dicembre ma non è da escludere che vi sia un proroga, dal momento che – si legge – già si sente parla di una estensione al 2023. Nel caso dell’utente, qualora così fosse completerebbe i requisiti entro fine di quest’anno e quindi sarebbe nuovamente in gioco, visto che andrebbe a cambiare la data di maturazione che dal 31.12.21 andrebbe al 31.12.22.
Altra strada che si potrebbe considerare circa la pensione prima dei sessant’anni riguarda l’invalidità pensionabile. Qualora vi fosse il riconoscimento di invalidità, con quantomeno l’ottanta per cento della riduzione di capacità di lavoro rispetto alle relativa attitudini e mansioni, vi sarebbe la possibilità di impiegare tale misura.
Nel dettaglio, si prevede l’uscita a cinquantasei anni (sessantuno per uomini), con vent’anni di contributi. Bisogna tener presente che non bisogna confonderla con l’invalidità civile, visto che quella pensionabile vede l’accertamento delle competenti commissioni mediche INPS, mentre quella civile è assoggettata al parere delle Commissioni mediche per invalidità civili delle ASL.
Pensioni anticipate, altre possibilità e dettagli
Altre eventuali possibilità da considerare riguarderebbero, si legge da Investireoggi.it, nel migliore dei casi l’uscita a sessantuno anni anagrafici. Nel dettaglio, l’utente dovrebbe svolgere attività lavorativa per tre anni ancora per giungere a Quota41 (tra i temi caldi di questi giorni). A patto che rientri nella misura quale attività lavorativa gravosa o caregiver, invalida oppure disoccupata.
Occorre il completamento di quarantuno anni di contributi, aver 1anno di contributi prima dei 19anni anagrafici, e trentacinque circa la contribuzione effettiva, senza figurativi legati a disoccupazione/malattia. In tal caso, vi sarebbe la possibilità di uscire a sessantuno anni, e dieci mesi di lavoro dopo, avrebbe modo di impiegare quella anticipata ordinaria, che si raggiunge con quarantuno anni e dieci mesi di contributi versati (donne) e quarantadue anni e dieci mesi (uomini).
In merito alla pensione anticipata, si tratta di una misura in cui non son previsti limiti di età e quindi possono avervi accesso coloro che hanno raggiunto la contribuzione utile prima dei sessant’anni, avendo iniziato a svolgere attività lavorativa prima dei diciotto anni, così da arrivare a cinquantotto/cinquantanove anni con più di quarant’anni di contributi.
Questi, alcuni dettagli in merito, ma è bene ed opportuno approfondire aspetti e temi ed informarsi per saperne maggiormente e per chiarire eventuali dubbi, anche mediante confronti con soggetti competenti nella materia.